Carige sarà salvata dalle altre banche, ma i principali azionisti non parteciperanno all’operazione

(ANSA/LUCA ZENNARO)
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Carige, la banca genovese da anni in gravi difficoltà, sarà salvata dalle altre banche italiane che acquisteranno un’obbligazione Carige da 320 milioni di euro che potrà essere in futuro convertita in azioni. Pietro Modiano, presidente della banca, ha definito l’operazione «solidarietà di mercato». Non parteciperanno all’operazione i principali azionisti di Carige, la famiglia Malacalza, che possiede il 27 per cento delle azioni, e Gabriele Volpi, che ne possiede il 9 per cento.

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A realizzare l’operazione sarà lo Schema volontario, un fondo alimentato da tutte le banche italiane che interverrà anche per evitare un intervento statale che avrebbe avuto conseguenze e modalità poco chiare. Se l’intero prestito verrà convertito in azioni, lo Schema diventerà proprietario del 49,9 per cento della banca. Nelle prossime settimane, il CDA della banca dovrebbe approvare un aumento di capitale per il 2019 che dovrebbe essere il preludio alla fusione con un’altra banca.