L’ISIS ha rivendicato l’attacco a Melbourne

Il veicolo bruciato a Melbourne, Australia, 9 novembre 2018
(WILLIAM WEST/AFP/Getty Images)
Il veicolo bruciato a Melbourne, Australia, 9 novembre 2018 (WILLIAM WEST/AFP/Getty Images)

Lo Stato Islamico ha rivendicato l’attacco a Melbourne, in Australia, in cui un uomo ha accoltellato in strada tre persone, uccidendone una. La polizia è intervenuta, sparando e colpendo almeno una volta all’addome l’autore dell’attacco, ora in arresto e ricoverato in gravi condizioni in ospedale. La rivendicazione è stata fatta attraverso Amaq, considerata una sorta di agenzia di stampa dello Stato Islamico.

Gli accoltellamenti sono avvenuti in concomitanza con una piccola esplosione e con l’incendio di un’automobile in Bourke Street, una delle vie più trafficate della città. La polizia ha detto che «al momento non riteniamo ci sia una minaccia in corso ma stiamo trattando il caso come un incidente terroristico». Non è stata comunicata l’identità dell’attentatore ma la polizia ha fatto sapere che «è qualcuno noto» sia alla polizia locale che ai servizi segreti federali, «soprattutto in relazione ad altre persone […] di nostro interesse». Ha aggiunto che era arrivato dalla Somalia negli anni Novanta, che viveva nella periferia nord-occidentale di Melbourne e che in passato aveva commesso piccoli crimini legati alla droga, furti e infrazioni stradali.