Il ministro Bussetti ha rimosso dal suo incarico il presidente dell’Agenzia Spaziale Italiana

Ma il suo viceministro, Lorenzo Fioramonti, dice che non ne sapeva niente

L'ex presidente dell'Agenzia Spaziale Italiana Roberto Battiston (ANSA/GIORGIO ONORATI)
L'ex presidente dell'Agenzia Spaziale Italiana Roberto Battiston (ANSA/GIORGIO ONORATI)

Roberto Battiston ha annunciato di essere stato rimosso dal suo incarico di presidente dell’Agenzia Spaziale Italiana (ASI) e di averlo appreso “con sorpresa”, in una comunicazione fatta dal ministro dell’Istruzione, Marco Bussetti. Battiston ha scritto in un tweet che la decisione è “il primo spoil system di Ente di Ricerca”, sostenendo che sia avvenuta per ragioni politiche. Battiston era presidente dell’ASI dal 2014 e lo scorso maggio il suo mandato era stato rinnovato dal precedente governo fino al 2022.

La sostituzione di Battiston è avvenuta dopo mesi di incertezze per l’ASI. Durante l’estate il nuovo governo non aveva rinnovato il consiglio di amministrazione dell’Agenzia, bloccandone di fatto buona parte delle attività. A luglio presso la presidenza del Consiglio era stato inoltre istituto un “Comitato interministeriale per le politiche spaziali”, dal quale era stato escluso proprio Battiston, allora presidente dell’ASI. Il coordinamento del comitato era stato affidato al sottosegretario Giancarlo Giorgetti, che fa parte della Lega come il ministro Bussetti ed è noto per essere il braccio destro di Matteo Salvini.

Il viceministro dell’Istruzione, Lorenzo Fioramonti (M5S), ha scritto su Twitter di non essere stato avvisato della decisione di Bussetti, con toni piuttosto polemici, e di averla appresa anche lui dal tweet di Battiston.

La decisione della Lega, insomma, non sarebbe stata quindi condivisa con gli alleati del Movimento 5 Stelle. Secondo fonti consultate dal Fatto, il ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca (MIUR) non avrebbe ritenuto valida la riconferma di Battiston decisa a inizio maggio da Valeria Fedeli, all’epoca ancora ministra, perché in attesa della formazione di un nuovo governo il ministero si sarebbe dovuto occupare solamente dell’ordinaria amministrazione e non delle nomine.

Nei suoi anni da presidente Battiston ha contribuito ai successi dell’ASI, nell’ambito delle attività spaziali gestite a livello internazionale da partner importanti come l’Agenzia Spaziale Europea e la statunitense NASA. È stato tra i sostenitori del progetto Galileo, la costellazione di satelliti per realizzare un sistema alternativo al GPS e gestito in ambito europeo, e ha lavorato per favorire la collaborazione di ricercatori e astronauti italiani in ambito internazionale. Battiston è docente di Fisica sperimentale presso l’Università di Trento e ha lavorato a numerose ricerche scientifiche, comprese quelle per lo studio dei raggi cosmici. Alcuni dei progetti cui ha collaborato si sono tradotti in strumenti ancora oggi presenti sulla Stazione Spaziale Internazionale.

L’ASI gestisce importanti risorse pubbliche, commissiona progetti e affida la loro realizzazione alle aziende spaziali private italiane, tra le più competenti nel panorama europeo. Anche per questo le posizioni dirigenziali al suo interno sono osservate sempre con grande interesse dai governi.