In Arabia Saudita è stato scarcerato uno dei nipoti di re Salman, forse per alleviare la pressione internazionale dovuta all’omicidio di Jamal Khashoggi

Mohammed bin Salman (GIUSEPPE CACACE/AFP/Getty Images)
Mohammed bin Salman (GIUSEPPE CACACE/AFP/Getty Images)

Venerdì in Arabia Saudita è stato rilasciato il principe Khalid bin Talal, uno dei nipoti di re Salman, che era rimasto in carcere per 11 mesi dopo avere criticato gli arresti di massa ordinati dal regime saudita nel novembre 2017. Tra gli altri, allora erano stati arrestati ministri e importanti uomini d’affari sauditi, accusati formalmente di corruzione: secondo molti osservatori, però, erano stati fermati perché considerati una minaccia al potere del potente principe ereditario saudita Mohammed bin Salman.

La scarcerazione del principe Khalid bin Talal, ha scritto il Wall Street Journal, è importante perché potrebbe essere la prima di una lunga serie. Sembra infatti che il regime saudita si stia preparando a liberare diversi membri della famiglia reale e personaggi chiave del regno in modo da alleviare le critiche e la pressione internazionale causate dall’omicidio del giornalista saudita Jamal Khashoggi, che nelle ultime settimane ha creato diversi problemi al principe Mohammed bin Salman e ai suoi alleati.