In Australia un uomo è stato condannato per avere incoraggiato la moglie a suicidarsi

È una sentenza quasi senza precedenti: l'uomo voleva ricevere i soldi dell'assicurazione sulla vita stipulata dalla coniuge

Graham Morant a Brisbane, Australia (Darren England/AAP Image via AP)
Graham Morant a Brisbane, Australia (Darren England/AAP Image via AP)

Graham Morant, un uomo australiano di 68 anni, è stato condannato a 10 anni di carcere per avere incoraggiato la moglie a suicidarsi: secondo il giudice che si è occupato del caso, Peter Davis della Corte suprema dello stato australiano del Queensland, Morant lo avrebbe fatto per ricevere i soldi dell’assicurazione sulla vita stipulata dalla moglie, Jennifer Morant, pari a 1,4 milioni di dollari australiani (circa 890 mila euro). Jennifer Morant si suicidò nel 2014: soffriva di dolore cronico, depressione e ansia, ma non era malata terminale. Suo marito, un devoto cristiano, le aveva detto che avrebbe usato i soldi dell’assicurazione per costruire una comune religiosa.

Il giudice Davis ha detto che è la prima volta nel mondo che una persone viene condannata per avere incitato qualcuno al suicidio. Come ha scritto BBC, però, sembra esserci almeno un precedente: nell’agosto 2017 una donna statunitense fu condannata a due anni e mezzo di carcere per avere chiamato e mandato messaggi di testo al suo fidanzato incoraggiandolo di uccidersi.