Un funzionario turco ha detto al Washington Post che il corpo di Khashoggi potrebbe essere stato sciolto nell’acido

(OZAN KOSE/AFP/Getty Images)
(OZAN KOSE/AFP/Getty Images)

Ieri il magistrato turco che si sta occupando della morte di Jamal Khashoggi aveva detto che il giornalista e dissidente saudita era stato strangolato poco dopo essere entrato nel consolato saudita di Istanbul, il 2 ottobre, e che il suo corpo era stato “distrutto”. Un funzionario turco che ha parlato col Washington Post chiedendo di rimanere anonimo ha aggiunto un ulteriore elemento: le autorità turche stanno indagando la possibilità che Khashoggi sia stato fatto a pezzi e sciolto nell’acido all’interno del consolato saudita oppure nella residenza del console, poco distante. Quella che coinvolge l’acido è una teoria che circola già da diverse settimane, ma che finora era stata trattata alla stregua di una voce.

«Il suo corpo non aveva bisogno di essere sepolto», ha aggiunto il funzionario turco in maniera piuttosto eloquente. Lo stesso funzionario sostiene che nel giardino del consolato siano state ritrovate alcune tracce che confermano questa teoria. Al momento la versione ufficiale dell’Arabia Saudita è che il corpo di Khashoggi sia stato affidato a un collaboratore locale del consolato, e che da allora non se ne sia saputo più nulla.

In queste settimane l’Arabia Saudita ha cambiato molte versioni: prima aveva detto che Khashoggi era uscito dal consolato regolarmente, poi dopo molti giorni aveva detto che Khashoggi era morto nel consolato in seguito a una rissa. Il regime ha fatto arrestare 18 persone e il 24 ottobre Mohammed bin Salman, il potente principe ereditario conosciuto anche come MbS, accusato da molti di aver ordinato di uccidere Khashoggi, ha detto: «L’incidente è stato molto doloroso per tutti i sauditi. È un incidente senza giustificazione». La Turchia ha chiesto l’estradizione delle persone arrestate, ma ci sono pochissime possibilità che il regime saudita accetti questa richiesta.