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  • Lunedì 22 ottobre 2018

Lo sciopero generale del 26 ottobre: cosa c’è da sapere

Coinvolgerà tutte le categorie di lavoratori, pubblici e privati, compresi trasporti e scuola: le cose da sapere

(ANSA/FLAVIO LO SCALZO)
(ANSA/FLAVIO LO SCALZO)

Uno sciopero generale e nazionale è stato proclamato per tutte le categorie di lavoratori dai sindacati USI, CUB, SGB, SIAL Cobas. Lo sciopero riguarderà sia i mezzi di trasporto nazionali che quelli del trasporto pubblico locale, ma anche la scuola e tutte le altre categorie di lavoratori pubblici e privati.

L’ATAC, l’azienda dei trasporti di Roma, ha fatto sapere che lo sciopero interesserà tutte le linee di superficie e della metropolitana, nonché le linee ferroviarie Termini-Centocelle, Roma-Lido e Roma-Civitacastellana-Viterbo). Lo sciopero riguarderà anche le linee periferiche gestite dalla Roma Tpl. L’agitazione durerà 24 ore, ma saranno rispettate le consuete fasce di garanzia: fino alle 8.30 e dalle 17 alle 20.

L’ATM, l’azienda dei trasporti di Milano, ha comunicato che lo sciopero inizierà alle 8.45 e verrà sospeso alle 15, per poi riprendere alle 18 e continuare fino al termine del servizio.

Per il trasporto ferroviario lo sciopero inizierà alle ore 21 del 25 ottobre per terminare 24 ore dopo, alle 21 del 26 ottobre. Riguarderà i dipendenti di Trenitalia, Italo e Trenord. Sui siti di Trenord e Trenitalia è possibile leggere delle comunicazioni standard sul servizio garantito in caso di sciopero. A questo link di Italo è possibile controllare quali saranno i treni garantiti e quali invece potrebbero essere soppressi. Per il trasporto aereo lo sciopero inizierà a mezzanotte del 26 ottobre e terminerà alle 23.59 del giorno stesso, ma coinvolgerà solo il personale degli aeroporti di Milano (Malpensa e Linate) e Bologna. A questo link del sito dell’ENAC è possibile trovare i voli garantiti.

Le sigle sindacali hanno indetto lo sciopero per vari motivi: SIAL Cobas per protestare «contro una manovra che non è né “popolare” né “espansiva”», la CUB (Confederazione Unitaria di Base) vuole invece protestare per abolire il Jobs Act, “ridurre le disuguaglianze”, aumentare salari e pensioni e difendere il diritto di sciopero e di manifestare. Il SGB (Sindacato Generale di Base) vorrebbe l’abolizione dell’alternanza scuola-lavoro, abolire la legge Fornero, stabilizzare i precari nelle scuole e aumentare gli stipendi.