Un tribunale cinese ha ordinato la confisca del passaporto a Yonghong Li, ex proprietario del Milan

(MIGUEL MEDINA/AFP/Getty Images)
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Il tribunale della provincia di Hubei ha ordinato la confisca del passaporto cinese all’investitore Yonghong Li, proprietario e presidente del Milan fino allo scorso luglio, mese in cui perse le sue quote di maggioranza per gravi inadempienze fiscali. A Yonghong Li, che ha la residenza ad Hong Kong, è stato quindi vietato di lasciare la Cina, anche se non è chiaro dove si trovi ora. Secondo i media finanziari cinesi la confisca del passaporto sarebbe stata causata dall’entità dei debiti accumulati nei confronti di una società con sede nella provincia da cui è stata emanata la confisca. Di Yonghong Li non si avevano notizie dalla scorso agosto, quando venne riconosciuto in un video circolato sui social network. Secondo alcune indiscrezioni avrebbe anche rinunciato alle azioni legali annunciate mesi fa nei confronti di Elliott, il fondo americano subentrato al suo posto come proprietario di maggioranza del Milan.