La coalizione di governo ha vinto le elezioni in Lussemburgo

Il Partito popolare – quello che fu di Juncker – ha avuto invece la maggioranza relativa, ma non gli basterà per governare

Xavier Bettel Jean-Claude Juncker
(Sean Gallup/Getty Images)
Xavier Bettel Jean-Claude Juncker (Sean Gallup/Getty Images)

I risultati delle elezioni parlamentari in Lussemburgo, dove si è votato per rinnovare i 60 membri del parlamento e indirettamente chi formerà il governo, fanno pensare che resterà al potere l’attuale coalizione composta dal Partito democratico (DP), dal Partito socialista operaio lussemburghese (LSAP) e dai Verdi (déi Gréng). È stata soprannominata “Gambia” per i colori dei partiti, che insieme formano la bandiera del paese africano (rosso, blu e verde).

Lo storico partito di centrodestra, il Partito popolare cristiano sociale (CSV), quello del presidente della Commissione europea Jean-Claude Juncker, si è aggiudicato comunque la maggioranza relativa con il 28 per cento dei voti: non abbastanza per formare il governo, e comunque il 5 per cento in meno rispetto alle ultime elezioni del 2013. Tra i partiti della coalizione di governo, quello andato meglio è il Partito socialista operaio lussemburghese 17,6 per cento, seguito dal Partito Democratico – quello del primo ministro Xavier Bettel – con il 16,9 per cento dei voti; entrambi però sono andati peggio rispetto al 2013 e hanno perso rispettivamente tre seggi e un seggio. Tra i partiti che sono invece cresciuti ci sono i Verdi, che hanno ottenuto il 15 per cento dei voti e tre seggi in più del 2013, e il Partito pirata lussemburghese, che ha preso il 6,45 per cento e 2 seggi in più.