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  • Martedì 25 settembre 2018

Un ex primo ministro francese si è candidato a sindaco di Barcellona

Il socialista Manuel Valls, nato in Catalogna e nettamente anti-indipendentista, ha annunciato la sua partecipazione al voto del 2019

Manuel Valls (CHARLES PLATIAU/AFP/Getty Images)
Manuel Valls (CHARLES PLATIAU/AFP/Getty Images)

Manuel Valls, ex primo ministro socialista francese e attualmente deputato eletto con il partito del presidente Emmanuel Macron, ha annunciato oggi la sua candidatura a sindaco di Barcellona in vista delle elezioni del maggio 2019. Valls ha 56 anni ed è nato in Catalogna da un pittore catalano e un’insegnante svizzero-italiana: è un cittadino francese ma possiede i requisiti stabiliti dalla legge spagnola per candidarsi alle prossime elezioni municipali in quanto cittadino europeo. Sarà appoggiato dal partito di centrodestra Ciudadanos, la cui sezione catalana si chiama Ciutadans, ma non solo. Nella complicata politica della Catalogna degli ultimi anni, Valls ha più volte adottato posizioni chiaramente anti-indipendentiste.

Della possibile candidatura a sindaco di Barcellona di Valls si parlava da diversi mesi, ma fino a pochi giorni fa non c’erano certezze. Secondo diversi giornali spagnoli e catalani, la candidatura di Valls potrebbe rendere più difficile la rielezione dell’attuale sindaca Ada Colau, del partito di sinistra Catalunya en Comú, contraria all’indipendenza della Catalogna ma considerata comunque molto vicina agli indipendentisti catalani.

Valls sarà il leader di una piattaforma civica trasversale appoggiata principalmente da Ciutadans, che alle ultime elezioni catalane dello scorso dicembre è stato il primo partito a Barcellona. Secondo quanto riportato dai giornali catalani, però, nelle ultime settimane Valls avrebbe chiesto a Ciudadanos di fare un’operazione politica che finora il partito centrista guidato da Alberto Rivera si era sempre rifiutato di fare, cioè formare una coalizione prima delle elezioni e unirsi con altre forze. La leader di Ciutadans, Ines Arrimadas, ha spiegato la decisione del suo partito dicendo che «la situazione in cui si trova la Catalogna obbliga tutti a fare un esercizio di responsabilità per vincere le elezioni a Barcellona».

La candidatura di Valls è stata criticata da diversi partiti catalani. Per esempio Ernest Maragall, candidato del partito indipendentista di sinistra Esquerra Republicana (ERC), ha accusato Valls di essere il «candidato dei ricchi» e di essere diventato molto impopolare in Francia. Joan Mena, portavoce di Catalunya en Comú, il partito della sindaca Colau, ha aggiunto che sarebbe sbagliato pensare «che Barcellona possa essere il rifugio di una carriera già finita come quella» di Valls.

Valls è stato primo ministro francese dal marzo 2014 al dicembre 2016 durante la presidenza del socialista François Hollande. Prima, tra il 2012 e il 2014, era stato ministro dell’Interno, incarico che aveva ottenuto dopo essere stato sindaco della città francese di Évry per 11 anni. Nel gennaio 2017 Valls ha subìto una sconfitta significativa con il Partito Socialista, all’interno del quale si è sempre collocato nell’ala più a destra, perdendo le primarie della sinistra francese per le elezioni presidenziali.