È morto Arthur Mitchell, uno dei primi ballerini di danza classica neri

Arthur Mitchell nel 1986
(AP Photo/Marty Lederhandler)
Arthur Mitchell nel 1986 (AP Photo/Marty Lederhandler)

È morto a New York, a 84 anni, Arthur Mitchell, uno dei primi ballerini di danza classica afroamericani e fondatore della prima compagnia afroamericana di balletto, il Dance Theatre of Harlem. Per la sua bravura e per il suo ruolo di pioniere aveva ricevuto numerosi riconoscimenti, tra cui il MacArthur Fellow e la National Medal of Arts, la più alta onorificenza statunitense consegnata agli artisti.

Nato nel quartiere nero di Harlem, a New York, il 27 marzo del 1934, iniziò a lavorare a 12 anni per mantenere la famiglia dopo che il padre era stato incarcerato. Venne ammesso alla High School of Performing Arts, iniziò a studiare danza classica e ottenne una borsa di studio alla prestigiosa School of American Ballet. Dal 1954 iniziò a esibirsi a Broadway e nel 1955 divenne il primo afroamericano a ballare con il New York City Ballet, la compagnia di balletto di New York, nelle coreografie del celebre George Balanchine. Divenne primo ballerino e danzò nei principali balletti della compagnia, tra cui lo Schiaccianoci, Sogno di una notte di mezza estate e Agon. Nel 1968, dopo l’assassinio di Martin Luther King, Jr., ritornò a Harlem e fondò il Dance Theatre of Harlem per promuovere la danza tra i bambini neri e dare loro un’opportunità di riscatto: nel tempo la scuola ha formato danzatori, tecnici, musicisti, costumisti e coreografi di successo che hanno allargato i confini della danza classica, rinnovandola.