Il procuratore capo di Agrigento, che sta indagando Matteo Salvini per il caso Diciotti, ha ricevuto una busta contenente un proiettile

Migranti sul ponte della Diciotti attraccata al porto di Catania, 21 agosto 2018
(AP Photo/Salvatore Cavalli)
Migranti sul ponte della Diciotti attraccata al porto di Catania, 21 agosto 2018 (AP Photo/Salvatore Cavalli)

Una busta contenente una lettera minatoria e un proiettile è arrivata oggi al procuratore capo di Agrigento Luigi Patronaggio, di cui si è molto parlato nelle ultime settimane per la sua decisione di fare un sopralluogo sulla nave Diciotti della Marina militare, quando era attraccata al porto di Catania con più di cento migranti bloccati a bordo per decisione del governo, e poi di iscrivere nel registro degli indagati il ministro dell’Interno, Matteo Salvini, per i reati di sequestro di persona, sequestro di persona a scopo di coazione, omissione di atti d’ufficio, arresto illegale e abuso d’ufficio.

Salvini aveva reagito alle accuse con grande veemenza, definendo «vergognoso» che i pm lo indagassero, dicendo che «se vuole interrogarmi, o magari arrestarmi perché difendo i confini e la sicurezza del mio paese, lo aspetto a braccia aperte!» e che «questo ministro è stato eletto da voi, quindi vi ritengo amici e complici, altri non sono eletti da nessuno e non devono rispondere a nessuno. Non ci fermeranno».