Il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede, il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, e il ministro dello Sviluppo economico Luigi Di Maio (Fabio Cimaglia / LaPresse)

Il Consiglio dei ministri ha approvato il ddl anti-corruzione

Il Consiglio dei ministri ha approvato il ddl anti-corruzione, la cosiddetta “Legge Spazza Corrotti” messa a punto dal ministro della Giustizia Alfonso Bonafede e sostenuta soprattutto dal M5S. Prevede una serie di nuove misure per contrastare la corruzione, come l’”agente provocatore” (una figura sotto copertura che dovrebbe provocare un funzionario ad accettare una tangente, per poi incastrarlo) e il daspo (come per i tifosi violenti allo stadio), cioè l’interdizione a vita dai pubblici uffici e un’esclusione dai contratti con la pubblica amministrazione. Alla votazione era assente il vice primo ministro e ministro dell’Interno Matteo Salvini; il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha spiegato che «si è giustificato per l’assenza» e ai giornalisti che gli chiedevano se fosse un modo prendere le distanze dal ddl ha risposto, ironizzando, «Perché è a favore della corruzione?».

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