In Myanmar, due giornalisti di Reuters che si occupavano dei Rohingya sono stati condannati a 7 anni di carcere

Il giornalista di Reuters Kyaw Soe Oo viene scortato all'esterno del tribunale di Yangon, Myanmar, dopo la sentenza e la condanna a 7 anni di carcere (YE AUNG THU/AFP/Getty Images)
Il giornalista di Reuters Kyaw Soe Oo viene scortato all'esterno del tribunale di Yangon, Myanmar, dopo la sentenza e la condanna a 7 anni di carcere (YE AUNG THU/AFP/Getty Images)

Un tribunale del Myanmar ha condannato a 7 anni di carcere due giornalisti dell’agenzia di stampa internazionale Reuters, accusati di avere violato alcuni segreti di stato per una loro inchiesta sulle violenze condotte contro la popolazione dei Rohingya, la minoranza musulmana che vive nel paese. Kyaw Soe Oo e Wa Lone erano stati arrestati poco dopo avere ricevuto documenti da alcuni ufficiali di polizia. I due giornalisti hanno sempre sostenuto la loro innocenza, dicendo di essere stati incastrati dalla stessa polizia e, dopo la sentenza, hanno detto di continuare a credere nella giustizia, nella democrazia e nella libertà. Il direttore di Reuters, Stephen Adler, ha detto che quello della sentenza è “un giorno triste per il Myanmar”. La vicenda dei due giornalisti ha avuto rilievo internazionale ed era considerata un momento di prova per verificare lo stato della libertà di stampa in Myanmar.