6 serie tv che stanno per arrivare

Le migliori novità delle prossime settimane, tra cui "Sharp Objects", "Disincanto" e "Maniac", la strana serie Netflix con Emma Stone

Esistono persone che faticano a iniziare una nuova serie tv senza saperne granché: perché non vogliono investire tempo e passione in una cosa che poi magari si ferma dopo una stagione o si rivela decisamente inferiore rispetto alle aspettative (un abbraccio a tutti quelli che nel 2011 credettero molto in Terranova). Ma esistono anche persone che – anziché iniziare una vecchia serie quasi universalmente riconosciuta come bella – preferiscono rischiare e iniziare qualcosa di nuovo. Se va male hanno buttato via qualche ora, se va bene possono dire di essere stati tra i primi e poi, otto stagioni dopo, ricordare a tutti che loro c’erano già, il primo giorno, all’episodio 1×01. Per venire incontro a queste persone abbiamo scelto le più promettenti tra le nuove serie che inizieranno o arriveranno in Italia da qui a fine settembre.

Disincanto, dal 17 agosto su Netflix

È la nuova serie animata per adulti di Matt Groening, il creatore dei Simpson e di Futurama. È ambientata nel regno di Dreamland e la protagonista è Bean, una principessa alcolizzata accompagnata da un elfo e da un demone. La storia inizia con Bean che rifiuta di sposarsi e partire invece all’avventura. Groening disse mesi fa che la serie avrebbe parlato di «vita, morte, amore e sesso e di come continuare a ridere in un mondo pieno di sofferenza e di idioti». Per ora saranno disponibili 10 episodi, tutti lunghi circa mezz’ora. Qualche critico ha già potuto vedere i primi episodi e ha scritto che ci sono un po’ di cose che fanno ridere e soddisferanno gli appassionati delle serie di Groening. Ci sono stati diversi apprezzamenti per la capacità di giocare con il contesto medievale e fantasy in cui la storia si svolge, ma molti hanno notato che c’è poca voglia di spingersi oltre. Qualcuno ha però fatto notare che anche i Simpson e Futurama ci misero un po’ a carburare.

Sharp Objects, dal 17 settembre su Sky Atlantic

È una miniserie in otto episodi che in America è uscita da un paio di mesi ed è piaciuta tanto a tanti. È l’adattamento di un thriller scritto nel 2006 da Gillian Fynn, autrice di Gone Girl: il regista è Jean-Marc Vallée, che ha diretto Dallas Buyers Club e tutta Big Little Lies. Amy Adams interpreta la giornalista Camille Preaker, che dopo essere stata in un ospedale psichiatrico viene mandata nella città in cui è nata (Wind Gap, un paesino sperduto tra Tennessee e Arkansas) per seguire il caso di una bambina scomparsa. Preaker è un’alcolista con un passato complicato: oltre a occuparsi del caso deve quindi fare i conti con i suoi molti problemi. Il suo obiettivo iniziale è scrivere il più velocemente possibile il suo articolo, per poi andarsene. Ma ovviamente succede altro. Tra le cose più apprezzate della serie ci sono l’interpretazione di Amy Adams, la capacità della serie di raccontare sia l’introspezione della protagonista che un caso thriller/horror e il modo in cui il montaggio è stato usato per collegare presente e passato.

Maniac, dal 21 settembre su Netflix

Ancora non ci sono recensioni, ma se ne parla già per molti motivi. È diretta da Cary Joji Fukunaga, regista della prima stagione di True Detective, ed è interpretata da Jonah Hill (che ha dimostrato di saper fare ottimi ruoli drammatici) ed Emma Stone. Parla di due sconosciuti che diventano soggetti dello stesso e strano esperimento farmaceutico che ha lo scopo di risolvere i loro problemi mentali. Ma succedono cose strane. Già dal trailer si capisce che i due protagonisti sembrano vivere tante diverse realtà in tante diverse epoche: ma è solo un trailer, ed è presto per dire se tutto è quello che sembra. Di certo si sentono pronunciare le parole «multiversi cerebrali magici» e qualcuno dice «ogni volta che li separo trovano il modo di riconnettersi».

Castle Rock, che ancora non ha una data d’uscita italiana

È la serie horror ambientata nell’omonima città del Maine dove l’autore Stephen King ha ambientato molti suoi romanzi, come La zona morta e Cujo. Tra i protagonisti ci sono Sissy Spacek e Bill Skarsgård, famoso per il ruolo di Pennywise nell’ultimo It. È prodotta da JJ Abrams e mischia personaggi e temi di diversi romanzi di King. Negli Stati Uniti la stanno vedendo su Hulu e ne parlano come di una serie piacevole che raggiunge il suo obiettivo (incuriosire e spaventare), ma di certo non come di un capolavoro.

The First, negli Stati Uniti dal 14 settembre

È una serie anglo-statunitense (co-prodotta da Hulu e Channel 4) pensata e in parte scritta da Beau Willimon, l’ideatore di House of Cards. La trama è di quelle che fanno incuriosire e fanno pensare a un progetto ambizioso che potrebbe funzionare benissimo o essere un grande tonfo. Racconta la storia del primo gruppo di astronauti che viene mandato su Marte, e delle loro famiglie che restano sulla Terra. Il protagonista è Sean Penn. È costata più di 50 milioni di dollari. Il trailer è tutto sulla Terra.

Kidding, che ancora non ha una data d’uscita italiana

Negli Stati si potrà vedere su Showtime dal 9 settembre; in Italia ancora non si sa. È la seconda collaborazione tra il regista Michel Gondry e l’attore Jim Carrey: l’altra fu Se mi lasci ti cancello (o Eternal Sunshine of the Spotless Mind, se preferite il titolo originale). La serie parla di un personaggio noto grazie a un programma tv per bambini che inizia ad avere problemi familiari, e segue il racconto di come i problemi privati influenzino la sua vita lavorativa. È descritta come una serie sia comica che drammatica.