Un’inchiesta del “Sunday Times” sostiene che il Qatar sabotò le candidature degli altri paesi che volevano ospitare i Mondiali del 2022

Una foto dello stadio "Khalifa"in costruzione a Doha in vista dei Mondiali di calcio del 2022 (STR/AFP/Getty Images)
Una foto dello stadio "Khalifa"in costruzione a Doha in vista dei Mondiali di calcio del 2022 (STR/AFP/Getty Images)

Il giornale britannico Sunday Times ha pubblicato un’inchiesta secondo cui il comitato promotore dei Mondiali di calcio in Qatar del 2022 pagò persone per screditare le candidature di altri paesi, violando le regole della FIFA, l’associazione che governa il calcio mondiale. Il Qatar ottenne l’organizzazione dei Mondiali del 2022 nel 2010, battendo la concorrenza di Stati Uniti, Australia, Corea del Sud e Giappone. Il Sunday Times ha scritto di aver visto documenti che provano che il comitato promotore dei Mondiali in Qatar pagò una società statunitense e alcuni ex agenti della CIA per diffondere l’idea che i Mondiali in paesi diversi dal Qatar non fossero economicamente vantaggiosi o comunque non interessanti. Il Sunday Times dice di avere ottenuto i documenti da una persona che ha lavorato alla campagna del Qatar per aggiudicarsi i Mondiali del 2022.

Il Sunday Times ha scritto per esempio che furono pagati giornalisti e ricercatori per pubblicare studi e articoli che parlassero dei possibili problemi legati all’organizzazione dei Mondiali negli Stati Uniti. Gli ex agenti della CIA sarebbero invece stati usati per analizzare le vite di persone legate alle candidature di altri paesi. Il Qatar ha negato le accuse. Nel frattempo, nel giugno 2018 è stato deciso che Stati Uniti, Canada e Messico ospiteranno i Mondiali di calcio del 2026.