Ora Trump dice che la Russia potrebbe favorire i Democratici alle prossime elezioni

Sostiene di essere stato il presidente statunitense più duro con i russi, che quindi «di sicuro non vogliono Trump»

(Alex Wong/Getty Images)
(Alex Wong/Getty Images)

Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha ipotizzato su Twitter che la Russia possa interferire sulle prossime elezioni americane, non è chiaro se quelle di metà mandato previste per novembre o le presidenziali del 2020, insinuando che possa favorire il Partito Democratico. Ha motivato questa supposizione sostenendo di essere stato il presidente statunitense più duro con i russi, che perciò «di sicuro non vogliono Trump».

Trump è notoriamente accusato di essere troppo morbido con il presidente russo Vladimir Putin, e secondo l’intelligence americana esistono estese prove che la Russia abbia tentato di favorirlo alle ultime elezioni presidenziali, anche se Trump si è sempre detto scettico su questa possibilità. Per questo, il suo tweet è stato commentato con sorpresa e ironia da giornalisti e avversari politici.

Sono molto preoccupato che la Russia possa impegnarsi molto per interferire nelle prossime elezioni. Visto che non c’è stato un presidente più duro di me con la Russia, favoriranno molto intensamente i Democratici. Di sicuro non vogliono Trump!

Le dichiarazioni di Trump sono in evidente contrasto con le scoperte fatte negli ultimi mesi dall’indagine sulle interferenze russe sulle elezioni presidenziali del 2016, portata avanti dal procuratore speciale Robert Mueller. L’indagine ha portato a vari arresti e incriminazioni, e ha fatto emergere quello che si ritiene essere un vasto tentativo di interferenza della Russia per favorire Trump e il Partito Repubblicano ai danni della candidata Democratica Hillary Clinton, anche se non si sa con certezza se queste operazioni abbiano effettivamente modificato il risultato elettorale.

Trump è anche accusato di avere un atteggiamento eccessivamente tollerante e subordinato nei confronti del presidente russo Vladimir Putin. Soltanto la settimana scorsa, in una conferenza stampa con Putin, Trump aveva negato che la Russia avesse interferito con le elezioni del 2016, andando sostanzialmente contro l’intelligence americana, che invece, in modo unanime anche con i dirigenti scelti da Trump, sostiene che la Russia abbia attaccato gli Stati Uniti nel 2016 e che gli attacchi informatici stiano proseguendo. Trump aveva poi detto di essersi espresso male, in quello che è stato considerato da molti un tentativo di rimediare a un grave errore diplomatico.