Sergio Marchionne sta molto male

Da sabato non è più il capo di FCA: sembra che sia in ospedale da quasi un mese, l'azienda dice che non potrà più tornare al lavoro

(Mark Thompson/Getty Images)
(Mark Thompson/Getty Images)

Fiat Chrysler Automobiles, il gruppo automobilistico che comprende la Fiat, ha deciso la rimozione di Sergio Marchionne dalla carica di CEO, che deteneva dal 2009. Marchionne sarà sostituito dal manager inglese Mike Manley. FCA ha detto che la sostituzione di Marchionne si è resa necessaria per le sue condizioni di salute, dopo il sopraggiungere in settimana di «complicazioni inattese durante la convalescenza post-operatoria del Dr. Marchionne, aggravatesi ulteriormente nelle ultime ore». Non ci sono altre informazioni più precise, ma tutti i giornali sono concordi nel dire che stia molto male. Fabio Poletti, inviato della Stampa a Zurigo, ha scritto che è «ricoverato in terapia intensiva» e che «le sue condizioni sono definite irreversibili».

L’ultima volta che Marchionne ha rappresentato FCA in pubblico è stata il 27 giugno, quando presentò le Jeep Wrangler fornite in dotazione ai carabinieri. I giornali italiani spiegano poi che il 28 giugno andò all’Universitätsspital (un ospedale universitario) di Zurigo, in Svizzera, per quella che in molti descrivono come un’operazione alla spalla. Sempre secondo i giornali, Marchionne non sarebbe mai uscito dall’ospedale: pochi giorni fa ci sarebbero state le gravi complicazioni che hanno portato FCA a indire un cda straordinario. Non è chiaro se le complicazioni siano emerse in seguito all’operazione o a causa di una malattia che non era ancora stata diagnosticata.

Maurizio Crosetti ha scritto su Repubblica che il 20 luglio John Elkann, il presidente di FCA, è stato a Zurigo per fare visita a Marchionne. La gravità delle condizioni di Marchionne emerge proprio da un comunicato diffuso ieri dallo stesso Elkann. «Sono profondamente addolorato per le condizioni di Sergio. Si tratta di una situazione impensabile fino a poche ore fa, che lascia a tutti quanti un senso di ingiustizia», scrive.

La mattina del 22 luglio il Corriere della Sera ha pubblicato una lettera scritta da Elkann ai dipendenti FCA:

Care colleghe, cari colleghi,
questa è senza dubbio la lettera più difficile che abbia mai scritto.

È con profonda tristezza che vi devo dire che le condizioni del nostro Amministratore Delegato, Sergio Marchionne, che di recente si è sottoposto a un intervento chirurgico, sono purtroppo peggiorate nelle ultime ore e non gli permetteranno di rientrare in FCA.

Marchionne ha 66 anni ed era in Fiat dal 2004, cioè da dieci anni prima che diventasse FCA. Fino al 20 luglio era anche presidente e amministratore delegato di Ferrari e presidente di CNH, un gruppo industriale italo-statunitense. Da ieri Elkann è presidente di Ferrari mentre Luis Carey Camilleri ne è diventato amministratore delegato. La presidenza di CNHL è invece andata a Suzanne Heywood.