La Polonia ha modificato la controversa legge sull’Olocausto approvata a gennaio

(Christopher Furlong/Getty Images)
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Il Parlamento polacco ha approvato oggi un emendamento per correggere la controversa legge che prevedeva fino a tre anni di carcere per chi accusava la Polonia di complicità nell’Olocausto. L’emendamento è stato votato d’urgenza sia alla Camera che al Senato e ha trasformato reato che era stato introdotto lo scorso gennaio in un’illecito civile. La legge è poi stata firmata anche dal presidente polacco. Il primo ministro polacco Mateusz Morawieck ha spiegato in parlamento che l’emendamento è stato presentato dal governo perché la vecchia legge aveva raggiunto il suo scopo, cioè – secondo lui – quello di portare al centro del dibattito internazionale la questione della complicità della Polonia con la Germania nazista. La legge approvata a gennaio aveva però provocato moltissime critiche verso il governo polacco, che era stato accusato di revisionismo.