Il miglior modo per legare la bicicletta

È usare il lucchetto "a U" più famoso al mondo: lo produce un'azienda americana dal 1971, ed è stato premiato anche dal MoMA di New York per il suo design

(Andreas Gebert/picture-alliance/dpa/AP Images)
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Ci sono poche categorie di beni per cui si può dire che uno specifico prodotto, uno solo, sia indubbiamente migliore di tutti gli altri che hanno la stessa funzione: i lucchetti per biciclette sono uno di questi, stando alla maggior parte degli esperti. Da quando i loro primi prototipi sono stati inventati nel 1971, infatti, i lucchetti americani Kryptonite si sono imposti come i più sicuri. Sono un tipo di lucchetti “a U” – anche se per qualcuno sono a forma di “D” o di “N”, dipende da come li guardate – e sono rigidi, abbastanza pesanti e relativamente costosi, ma anche molto difficili da tagliare. Negli anni sono stati così apprezzati da vincere anche un premio del Museum of Modern Art (MoMA) di New York, sia per il loro aspetto che per le caratteristiche meccaniche del loro design.

Sia Wirecutter, l’affidabile sito di recensioni del New York Times, che i venditori di biciclette consultati da The Strategist, la sezione di consigli per gli acquisti della rivista New York, consigliano diversi tipi di lucchetti Kryptonite, a seconda delle proprie esigenze: quello con il miglior rapporto qualità prezzo è l’Evolution Mini 7. Pesa circa un chilo e mezzo, è lungo quasi 18 centimetri e largo 8,3.

Viene venduto insieme a un cavo di acciaio temperato che si può usare in abbinamento al lucchetto per legare la ruota anteriore della propria bicicletta, a un gancio per tenerlo attaccato al telaio mentre si sta pedalando e a tre chiavi, una delle quali ha una luce LED blu: registrando le chiavi sul sito di Kryptonite se ne può chiedere un’ulteriore copia in caso di smarrimento.

Secondo le recensioni e le esperienze di chi ne ha uno, il gancio per tenere il lucchetto attaccato al telaio è un po’ duro da usare all’inizio: si fa un po’ fatica ad agganciare il lucchetto e poi a toglierlo. Questa è la principale controindicazione del prodotto, oltre al fatto che il libretto di istruzioni non ha una versione in italiano. Ma è un lucchetto, non una base spaziale. L’altro problema dei lucchetti a “U” rispetto alle più frequenti catene o ai cavi, è che i modelli più piccoli non sono abbastanza larghi per poter essere usati con tutti i pali o i lampioni a cui spesso si legano le bici per strada. L’Evolution Mini 7 funziona però bene con tutti i porta biciclette e con i comuni pali della segnaletica stradale che si trovano in Italia.

Qui potete acquistare il Kryptonite Evolution Mini 7 a 40 euro. Per chi volesse un lucchetto ancora più sicuro – ma più costoso, più ingombrante e più pesante – c’è la serie “New York Fahgettaboudit”, così chiamata perché progettata specificamente per Manhattan, dove i furti di bici sono frequentissimi e i ladri molto esperti: il Mini costa un po’ più di 100 euro.

In ogni caso, tenete a mente che nessun lucchetto è davvero sicuro e che anche i migliori possono essere tagliati in pochi minuti, con gli strumenti giusti. Il punto è capire a che punto si spingerà un ladro per rubare la vostra bicicletta (se è davvero di grande valore, meglio non lasciarla di notte in strada, come regola generale) e rendergli la vita più difficile. I lucchetti ad “U” rendono la vita abbastanza difficile, ma ci sono comunque degli accorgimenti che possono migliorare ancora le cose. Il primo è quello di non legare la bici solo attraverso le ruote o la sella, ma sempre passando attraverso il telaio (e legatela a qualcosa, non a se stessa!). Il secondo è quello di non mettere il lucchetto vicino a terra, dando a un ladro un comodo piano di lavoro per provare a tagliarlo. Il terzo è quello di provare a usare sempre tutta la lunghezza del lucchetto per abbracciare quante più parti della bici possibile. Questo video spiega come, se non fosse chiaro.

Se avete da poco ricominciato ad andare in bici o avete intenzione di farlo, qui potete trovare altri consigli utili, per esempio per acquistare una pompa, un kit per riparare le forature delle gomme e altre cose che forse non sapete potrebbero servirvi:

7 cose per ricominciare ad andare in bici

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