Brian Krzanich si è dimesso da CEO di Intel per avere avuto una relazione con una persona impiegata in azienda

Il CEO di Intel, Brian Krzanich, durante la presentazione al CES 2018, Las Vegas, Nevada, Stati Uniti (MANDEL NGAN/AFP/Getty Images)
Il CEO di Intel, Brian Krzanich, durante la presentazione al CES 2018, Las Vegas, Nevada, Stati Uniti (MANDEL NGAN/AFP/Getty Images)

Brian Krzanich ha rassegnato la proprie dimissioni da CEO di Intel, una delle più grandi aziende produttrici di microprocessori al mondo e con sede negli Stati Uniti. Krzanich ha lasciato perché si è scoperto che tempo fa ebbe “una relazione consensuale con una persona impiegata dentro Intel”, una pratica vietata per tutti i dirigenti dell’azienda. Le dimissioni immediate, dice Intel, sono servite per dimostrare che le regole devono essere rispettate da tutto il personale della società, che ha nominato l’amministratore finanziario Robert Swan come CEO provvisorio, in attesa di trovare un nuovo amministratore delegato. Krzanich negli ultimi mesi aveva ricevuto numerose critiche per la sua gestione dei casi Meltdown e Spectre, cioè la scoperta di errori di progettazione in un’ampia gamma di processori Intel che ne hanno compromesso la sicurezza. Intel ha diffuso in questi mesi soluzioni software per attenuare il problema, che in molti casi hanno però portato a rallentamenti dei computer o a ricorrenti errori che li fanno bloccare. Krzanich era a capo di Intel dal 2013 e in azienda dal 1982.