Elon Musk costruirà un super tunnel sotto Chicago

Servirà per farci viaggiare dentro minibus ad alta velocità per raggiungere l'aeroporto dal centro, ma ci sono dubbi su costi e fattibilità

Il tunnel di prova scavato da The Boring Company vicino a Los Angeles, in California (Elon Musk su Twitter)
Il tunnel di prova scavato da The Boring Company vicino a Los Angeles, in California (Elon Musk su Twitter)

Il sindaco di Chicago, Rahm Emanuel, ha annunciato di avere stretto un accordo preliminare con The Boring Company, una società di Elon Musk, per la costruzione di un sistema sotterraneo che metta in comunicazione la città con l’O’Hare International Airport, il suo principale aeroporto. Come buona parte delle imprese che coinvolgono Musk, il piano è molto ambizioso e ci sono dubbi sulla possibilità che venga realizzato mantenendo le promesse, compresa quella di costare meno di un miliardo di dollari, una cifra ritenuta troppo bassa dalla maggior parte degli osservatori ed esperti di trasporti. The Boring Company ha inoltre promesso di pagare interamente l’opera, senza incidere sulle non solidissime finanze pubbliche di Chicago.

Elon Musk è soprattutto conosciuto per essere il CEO di Tesla, società che produce automobili elettriche, e di SpaceX, azienda spaziale che in questi anni sta rivoluzionando il settore dei lanci spaziali privati. Da un anno e mezzo Musk ha aggiunto alle sue attività una nuova azienda, che ha chiamato The Boring Company e che si occupa di progettare e realizzare nuovi sistemi di trasporto di massa. La società si chiama così per un gioco di parole con il termine “boring”, che in inglese significa sia “noioso” sia “foratura”, a indicazione della principale area di business: creare tunnel sotterranei dove far muovere veicoli elettrici ad alta velocità, alleviando i problemi di traffico in superficie nelle città.

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The Boring Company ha da poco completato la realizzazione di un piccolo circuito di prova in California e sta contrattando con la città di Los Angeles, dove vorrebbe costruire uno dei suoi primi sistemi. L’idea di Musk è collocare montacarichi lungo le strade per raggiungere con la propria automobile i tunnel sotterranei, dove si viene trasportati da un punto all’altro su carrelli elettrici senza la necessità di scendere dall’auto. Nel caso di Chicago il progetto sarà meno complesso: i tunnel saranno percorsi da minibus con una capacità massima di 16 persone, con un sistema più tradizionale e simile a quelli che si utilizzano di solito per mettere in comunicazione i diversi terminal di un aeroporto.

Il progetto preliminare prevede la costruzione di un doppio tunnel da Chicago al suo principale aeroporto, coprendo una distanza di circa 25 chilometri. I minibus viaggeranno a una velocità fino a 240 chilometri orari, rendendo possibile la copertura della distanza in una decina di minuti contro i 40 minuti richiesti attualmente. Ci sarà la partenza di un minibus ogni 30 secondi, con la prospettiva di trasportare almeno 2mila persone ogni ora per senso di marcia.

Musk ha spiegato che i minibus sono la soluzione ideale per ridurre i costi: saranno basati sul telaio delle Model X prodotte da Tesla e potranno essere utilizzati in tunnel più piccoli rispetto a quelli solitamente necessari per farci passare un treno della metropolitana con più vagoni. I prezzi del biglietto non sono ancora noti, ma si parla di 20-25 dollari per un viaggio, la metà della tariffa di un taxi per la stessa tratta tra O’Hare e Chicago. L’accordo prevede che i ricavi siano interamente destinati a The Boring Company, che in cambio si è impegnata a costruire autonomamente il tunnel e a fare la manutenzione del sistema senza ricorrere a fondi pubblici. Musk ha anche accennato ad alcune idee per rendere più redditizia l’iniziativa, come mostrare pubblicità all’interno dei minibus e servizi per fare acquisiti durante il viaggio.

La nuova iniziativa per Chicago è molto affascinante, ma ci sono diffusi dubbi sulla possibilità di realizzare un sistema come quello proposto da The Boring Company in pochi anni e soprattutto spendendo meno di un miliardo di dollari per l’intera opera. Sembra improbabile che l’azienda arrivi a costruire un tunnel al costo di 18-35 milioni di dollari per chilometro, escludendo i costi per realizzare le stazioni che saranno comunque molto alti, soprattutto per quella in centro città da costruire subentrando in un progetto in corso e semiabbandonato dal comune proprio per gli alti costi. La costruzione della Second Avenue Subway, linea di metropolitana di New York, ha fatto registrare costi fino a 1,6 miliardi di dollari per chilometro. Naturalmente costruire una linea di metropolitana di questo tipo comporta spese più alte (per le dimensioni dei tunnel e del progetto in generale), ma dà comunque un’idea di quanto possa essere costoso perforare al di sotto di una grande città statunitense.

L’utilizzo dei minibus dovrebbe effettivamente consentire a The Boring Company di risparmiare qualcosa, considerato che il loro costo sarebbe di sicuro inferiore a quello di svariati milioni di dollari per realizzare un singolo vagone di un treno. Resterebbero comunque i costi di gestione e manutenzione del sistema, senza contare che un minibus impone una maggiore frequenza di passaggio rispetto a un treno con vagoni più capienti.

L’urbanista Yonah Freemark, che si occupa da tempo di trasporti di massa, ha detto a The Verge che il piano per Chicago sembra essere un po’ troppo ottimista sui costi. Facendo i conti, si potrebbero ipotizzare almeno 100 milioni di dollari per realizzare ciascuna delle due stazioni, 500mila dollari per la costruzione di ogni veicolo e 50 milioni di dollari per mettere in piedi le strutture necessarie per effettuare la manutenzione. The Boring Company resterebbe con 200-700 milioni di dollari, a seconda del numero di minibus che intende costruire, per realizzare i tunnel. La cifra sembra essere molto bassa per riuscire a completarli entrambi, considerato che ci sono molti costi extra, dovuti per esempio alla costruzione delle uscite di sicurezza in diversi punti delle gallerie, i sistemi di aerazione e l’eventuale spostamento dei sottoservizi (tubature, cavi) che i tunnel potrebbero incrociare nel percorso.

Il progetto è una scommessa rischiosa per lo stesso sindaco Emanuel, che si è già preso l’impegno di rinnovare parte dell’aeroporto O’Hare, con la realizzazione di un terminal con un costo stimato intorno agli 8,5 miliardi di dollari. Emanuel deve ancora negoziare molti aspetti dell’accordo con The Boring Company, ma dice di volere fare in modo che l’infrastruttura renda qualcosa alla città, oltre a non gravare sulle sue finanze. Un’ipotesi è lasciare la proprietà dei tunnel all’azienda di Musk, facendole però pagare una concessione per l’utilizzo del suolo, in modo da garantire al comune un’entrata fissa nei prossimi anni.

I tempi di realizzazione del progetto non sono chiari, ma The Boring Company sostiene di potere realizzare i due tunnel in appena un paio di anni, sia perché sono più piccoli di quelli classici, sia perché ha elaborato sistemi per accelerare il lavoro delle “talpe”, le grandi macchine che scavano il terreno e contemporaneamente installano i rivestimenti di cemento delle gallerie. Musk, come sempre, non sembra essere molto preoccupato dell’ennesima sfida in cui si è infilato: “Prima di tutto, vorrei premettere che stiamo facendo una cosa molto difficile. È roba dura. È roba nuova. E spero vogliate incoraggiarci. Se riusciremo a farla, sarà una grande cosa per la città. Se falliremo, beh, immagino che io e altri perderemo un bel po’ di soldi”.