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  • Giovedì 14 giugno 2018

La macchina fotografica che vi serve

Se volete più di una compatta ma meno di un'ingombrante reflex digitale, forse quella buona è questa

di Gianni Barlassina

È una giungla, là fuori: specialmente se dovete scegliere una nuova macchina fotografica digitale. Allora provo a dirvi come ho fatto io e dove sono arrivato, che magari aiuta. Spoiler: sono arrivato alla Fujifilm X-T1.

Non sono un fotografo professionista ma non sono nemmeno un dilettante totale: ho fatto dei corsi, ho scattato tante foto per me e qualche volta – grazie al buon cuore delle photoeditor – anche per il Post. Quando quattro anni fa ho dovuto rimpiazzare una vecchia reflex digitale che mi era stata rubata, ci ho pensato ben più di quanto vorrei ammettere. Lasciando per un momento da parte il prezzo, di solito il dubbio grosso è tra comprare una “macchina professionale” e una compatta: tra una che denoti e permetta anche certe ambizioni e velleità (e lo dico con rispetto per le velleità, di cui sono portatore) e una la cui qualità più grande sia che te la tieni sempre in tasca.

Cos’è una reflex? È un tipo di macchina fotografica che – con un sistema di specchi – permette di guardare dal mirino esattamente quello che “vede” l’obiettivo della macchina. Per questa ragione le reflex sono molto precise e rapide da usare.

Quindi
Da una parte c’è una macchina fotografica più bella, più grossa, con un sensore più grande e di maggior qualità, con tutti i pulsanti e le ghiere per controllare manualmente ogni scatto. Una di quelle macchine fotografiche che uno si può immaginare di portare al Polo Nord o dove gli pare e funzionerà sempre a meraviglia. Dall’altra ci sono macchine fotografiche più piccole, spesso senza gli obiettivi intercambiabili, di qualità mediamente più bassa ma che comunque – visti i grossi progressi degli ultimi anni – fanno fotografie adatte agli usi più comuni: guardarle sul computer, fare piccole stampe. Uno vorrebbe avere sempre tutte e due le cose, e potendoselo permettere non sarebbe nemmeno una brutta idea. Ma c’è un compromesso che può funzionare.

Mirrorless
Negli ultimi anni ha conosciuto grossa fortuna un segmento di macchine fotografiche note come mirrorless. Senza farla troppo lunga: sono quasi come le grosse reflex digitali da fotogiornalisti, ma anche molto come le macchine fotografiche compatte. Sono più piccole e leggere di una reflex digitale, si mettono nella tasca della giacca o si tengono a tracolla senza lussarsi una spalla. Hanno però tecnologie simili a quelle delle reflex digitali, ottiche intercambiabili (quindi che permettono di solito maggiore flessibilità e qualità) e sensori più grandi di quelli delle macchine fotografiche compatte.

Mirrorless? Senza specchio. Lo specchio è quello che all’interno delle reflex permette di guardare dal mirino attraverso l’obiettivo (una specie di periscopio inverso). Sulle mirrorless, che sono macchine digitali, il mirino contiene invece uno schermo che mostra quello che vede l’obiettivo, ma attraverso un’immagine digitale.

X-T1 o X-T2
Siccome desideravo una macchina fotografica con qualche velleità, come si diceva prima, ma allo stesso tempo sapevo che comprando una reflex digitale sarei finito con il lasciarla a casa troppo spesso (dovendo scegliere se portare uno zaino con i panini o uno con tutto l’equipaggiamento fotografico), ho comprato una mirrorless. Ce ne sono diverse, di diverse marche. Sono simili e io ho scelto quella che sentivo più comoda in mano, una Fujifilm X-T1, modello che ora è stato rimpiazzato sul mercato dalla simile e migliore X-T2. È una macchina fotografica che ha l’aspetto di una vecchia reflex a pellicola, ma ha un sensore digitale, uno schermo e anche un mirino digitale (il foro dove si appoggia l’occhio per prendere la mira, per capirsi). Pesa circa 500 grammi con la batteria inserita (una Canon 6D pesa quasi 300 grammi in più, una 5D Mark III pesa un chilo), ha le ottiche intercambiabili e un sensore APS-C da 24,3 milioni di pixel.

È un’ottima macchina, e si può tenere in tasca nella giacca o a tracolla per lunghi periodi. La gamma di ottiche disponibili – anche se non è paragonabile a quella di Nikon o Canon – è dignitosa e copre quasi tutte le esigenze dei non professionisti. Con un adattatore si possono inoltre usare vecchi obiettivi di altre marche, che magari avete ricevuto in eredità o che avete comprato in gioventù. La qualità delle foto è molto buona: abbastanza da poter realizzare stampe discretamente grandi e sicuramente sufficiente per qualsiasi tipo di pubblicazione online. È piuttosto facile da usare – anche se credo di conoscere meno di metà del menù interno – e dopo quattro anni la mia X-T1 funziona ancora più che decorosamente. In più è bella da vedere, che è importante pure quello.

Dove comprarla online
La X-T1 potete ancora comprarla: su Amazon costa poco meno di 790 euro mentre su Eprice la trovate a 1.057,99 euro.

La X-T2 costa di più: la trovate su Amazon a 1.295 euro oppure sul sito di Euronics a 1.329 euro.

Oppure potete dare un occhio all’usato su eBay, che magari fate l’affare (ma dovete avere un po’ d’occhio, appunto).

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