Ci sono nuovi sospetti sugli “attacchi acustici” in Cina contro i diplomatici statunitensi

Diversi impiegati sono stati rimpatriati dopo aver segnalato sintomi come mal di testa e nausea, ma non si sa cosa li abbia causati

Il palazzo che ospita il Consolato degli Stati Uniti a Canton, nel Guangdong (AP Photo/Kelvin Chan)
Il palazzo che ospita il Consolato degli Stati Uniti a Canton, nel Guangdong (AP Photo/Kelvin Chan)

Diversi dipendenti diplomatici del governo statunitense in Cina sono stati rimpatriati negli Stati Uniti dopo avere segnalato sintomi come mal di testa, nausea e condizioni di stress secondo loro dovuti all’ascolto di particolati suoni. La vicenda sembra avere qualcosa in comune con i presunti “attacchi acustici” a Cuba, che in circa due anni hanno interessato decine di dipendenti diplomatici e sui quali non ci sono ancora certezze scientifiche. Mercoledì 6 giugno almeno due dipendenti diplomatici sono stati rimpatriati da Canton, città nella provincia cinese del Guangdong, ma il numero complessivo di persone riportate negli Stati Uniti non è noto e potrebbe riguardare un numero molto più alto di individui. Il Dipartimento di Stato ha inviato personale medico nella zona, con l’obiettivo di assistere tutti i diplomatici che hanno chiesto di farsi visitare. Le cause dei malesseri non sono note, ma nelle ultime settimane sono stati ipotizzati il consumo di cibo avariato, particolari impulsi sonori o un più semplice caso di autosuggestione in parte dovuto alle notizie dei precedenti a Cuba.