Il comune di Firenze ha negato il patrocinio al gay pride

Un momento del corteo del Toscana Pride a Firenze, 18 giugno 2016
(ANSA/ MAURIZIO DEGL'INNOCENTI)
Un momento del corteo del Toscana Pride a Firenze, 18 giugno 2016 (ANSA/ MAURIZIO DEGL'INNOCENTI)

Il comune di Firenze, guidato dal sindaco Dario Nardella del Partito Democratico, ha negato il patrocinio all’annuale gay pride regionale, il Toscana Pride, concesso invece dalla regione e da molti altri comuni guidati dal PD, da altre formazioni di sinistra e dal Movimento 5 Stelle. A Firenze hanno votato no – oltre al PD, con qualche dissenso da parte di alcuni consiglieri che si sono espressi a favore – anche Forza Italia e Fratelli d’Italia. La decisione va contro quello che era stato deciso dal PD nazionale il mese scorso.

Durante l’assemblea nazionale del PD che si era svolta a Roma in maggio, era stato infatti approvato un ordine del giorno che impegnava «il Segretario Nazionale e la sua Segreteria a dare l’adesione del Partito Democratico Nazionale all’Onda Pride 2018» e «le realtà locali del Partito e le amministrazioni PD e centrosinistra, che ancora non lo fanno, di aderire e patrocinare i Pride del loro Territorio». Il testo invitava anche «i dirigenti e le dirigenti, gli eletti e le elette, gli iscritti e le iscritte del Partito a partecipare ai Pride locali».

Quest’anno il Toscana Pride si svolgerà il 16 giugno a Siena, in piazza del Campo.