Il parco nazionale dei Virunga, nella Repubblica Democratica del Congo, rimarrà chiuso ai turisti fino al 2019 per motivi di sicurezza

Un gorilla nel Parco Nazionale Virunga, Congo, 28 novembre 2008 (ROBERTO SCHMIDT/AFP/Getty Images)
Un gorilla nel Parco Nazionale Virunga, Congo, 28 novembre 2008 (ROBERTO SCHMIDT/AFP/Getty Images)

Il parco nazionale dei Virunga, nella Repubblica Democratica del Congo, rimarrà chiuso ai turisti fino al 2019 per motivi di sicurezza. Il parco, che è il più antico dell’Africa e uno dei più visitati, è famoso perché ospita i gorilla di montagna a rischio di estinzione e centinaia di altre specie. Copre un’area di quasi 8 mila chilometri quadrati e si trova nella parte orientale del paese, lungo il confine con Uganda e Ruanda, nella provincia del Nord-Kivu, zona di violenti scontri tra milizie armate per il controllo del territorio.

Dopo la guerra civile che ha colpito il paese alla fine degli anni Novanta, il parco ha subito invasioni e attività di bracconaggio che hanno messo a rischio la vita dei ranger: negli ultimi 20 anni più di 180 ranger sono stati uccisi mentre tentavano di difendere il parco da atti illegali. Di recente ci sono stati nuovi episodi di violenza e nuove morti. Almeno 12 ranger sono morti negli scontri con le milizie e i contrabbandieri negli ultimi dieci mesi e in maggio due turisti britannici sono stati rapiti, e poi rilasciati. La ranger di 25 anni che li accompagnava è stata uccisa.

Per questo motivo e per consentire una revisione delle misure di sicurezza, Emmanuel de Merode, direttore del parco, ha dichiarato che la zona resterà chiusa fino al 2019: «Sono necessarie misure di sicurezza più ferree che in passato per fare in modo che il parco torni a essere visitabile. Ciò richiederà un investimento significativo e ci rende impossibile riaprire il parco ai turisti quest’anno».