Il vice prefetto dell’Isola d’Elba è stato arrestato dalla Guardia di Finanza di Livorno

Un'auto della Guardia di finanza Livorno (ANSA)
Un'auto della Guardia di finanza Livorno (ANSA)

Il viceprefetto reggente dell’Ufficio distaccato della prefettura dell’Isola d’Elba Giovanni Daveti e un pregiudicato che appartiene a una nota famiglia della ‘ndrangheta attiva in Piemonte – ritenuto il mandante dell’omicidio del procuratore di Torino Bruno Caccia avvenuto nel 1983 – sono stati arrestati dalla Guardia di Finanza di Livorno.

Il Tirreno scrive che altre sette persone sono state messe agli arresti domiciliari. Tra le accuse ci sono: associazione a delinquere, porto abusivo di esplosivi, contrabbando di 9 tonnellate di sigarette, indebita compensazione di debiti tributari tramite fittizie compensazioni, illecita sottrazione al pagamento delle accise sugli alcolici, anche mediante falso in documenti pubblici informatici.

Il Tirreno dice anche che sono in corso perquisizioni in sette diverse regioni e che nell’operazione – chiamata “Vicerè” e coordinata dal procuratore di Livorno Ettore Squillace Greco – sono impegnati circa 120 militari.