Nestlé venderà prodotti a marchio Starbucks

E per farlo – consolidando il suo controllo sul mercato mondiale del caffè – pagherà 7,2 miliardi di dollari

Un bar di Starbucks a San Francisco. (Justin Sullivan/Getty Images)
Un bar di Starbucks a San Francisco. (Justin Sullivan/Getty Images)

La multinazionale svizzera Nestlé ha raggiunto un accordo con la catena di bar americana Starbucks per vendere in tutto il mondo prodotti a marchio Starbucks. L’accordo prevede un pagamento in contanti di 7,2 miliardi di dollari (circa 6 miliardi di euro) e poi pagamenti successivi in base al volume di prodotti venduti da Nestlé.

Nestlé venderà i prodotti a marchio Starbucks – molto popolari soprattutto tra i consumatori più giovani – in tutto il mondo in negozi e supermercati e introdurrà dei prodotti Starbucks anche nella sua linea Nespresso, quella delle macchinette per il caffè con le capsule. I prodotti Starbucks continueranno ad essere prodotti da Starbucks in Nord America, mentre saranno prodotti da Nestlé nel resto del mondo: circa 500 dipendenti di Starbucks passeranno a Nestlé come parte dell’accordo, che non riguarda però i negozi e i bar della catena.

L’accordo servirà a Nestlé per recuperare terreno nel mercato del caffè in chicchi e in polvere, su cui l’azienda non si era mai concentrata fino a pochi anni fa considerandolo un mercato con scarsi margini di profitto. Secondo molti analisti, inoltre, l’accordo con Starbucks servirà a Nestlé per consolidare la sua posizione nel mercato del caffè mondiale e rispondere alla crescita di JAB, una holding europea che negli ultimi anni ha investito moltissimo nel mercato del caffè arrivando in breve tempo a fare concorrenza a Nestlé che da tempo domina il settore.

Con i soldi guadagnati grazie all’accordo, Starbucks continuerà invece il suo programma di riacquisto delle sue azioni e di distribuzione di dividenti agli azionisti.