Trump ha graziato “Scooter” Libby, un ex funzionario della Casa Bianca dei tempi di Bush condannato per falsa testimonianza

Scooter Libby, il 3 dicembre 2015 (BRENDAN SMIALOWSKI/AFP/Getty Images)
Scooter Libby, il 3 dicembre 2015 (BRENDAN SMIALOWSKI/AFP/Getty Images)

Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha graziato Lewis “Scooter” Libby, un avvocato che fu chief of staff dell’allora vicepresidente Dick Cheney dal 2001 al 2005 e che nel 2007 fu condannato per falsa testimonianza a seguito di un’indagine speciale in cui era coinvolto anche James Comey, ex direttore dell’FBI e allora vice procuratore generale. L’indagine riguardava una fuga di notizie che aveva portato alla pubblicazione di un articolo del Washington Post che aveva fatto saltare la copertura dell’agente della CIA Valerie Plame. Libby fu condannato a passare trenta mesi in carcere; l’allora presidente George W. Bush commutò la pena in una multa da 250mila dollari (più di 200mila euro) e in un periodo di servizi sociali e libertà vigilata, che Libby ha già scontato. La grazia concessa da Trump è dunque semplicemente un atto che ha ripulito la fedina penale di Libby.

I difensori di Libby, ricordato come uno dei principali sostenitori della guerra in Iraq nell’amministrazione Bush, hanno sempre sostenuto che la sua testimonianza agli investigatori in quell’indagine differiva da quelle di altre persone per un semplice problema di memoria. Negli anni molti conservatori hanno usato la condanna di Libby come esempio degli eccessi compiuti nelle indagini speciali.