Lo stilista Haider Ackermann non sarà più direttore creativo di Berluti

Era arrivato a inizio 2016 e ha disegnato tre collezioni per l'azienda di scarpe e pelle pregiata fondata nelle Marche nel 1895

Haider Ackerman con Karl Lagerfeld a una serata in suo onore del Fashion Group International a New York, nel 2012 
(Evan Agostini/Invision/AP)
Haider Ackerman con Karl Lagerfeld a una serata in suo onore del Fashion Group International a New York, nel 2012 (Evan Agostini/Invision/AP)

Lo stilista franco-colombiano Haider Ackermann lascerà dopo tre stagioni la direzione artistica di Berluti, l’azienda di abbigliamento maschile fondata nel 1895 dall’imprenditore italiano Alessandro Berluti e ora di proprietà del gruppo del lusso francese LVMH.

Berluti realizza soprattutto pelletteria e calzature pregiate, ed è famosa per le finiture in pelle di vitello, canguro e alligatore. Ackermann era arrivato a Berluti nel febbraio del 2016 al posto di Alessandro Sartori. La sua partenza è l’ultimo dei tanti cambiamenti ai vertici delle aziende di moda maschile controllate da LVMH: Kim Jones è diventato direttore artistico di Dior Homme, Virgil Abloh di Louis Vuitton, mentre a inizio anno Hedi Slimane era stato scelto come nuovo direttore creativo di Céline, dove lancerà anche una linea uomo. LVMH ha detto che nominerà a breve un successore; secondo alcuni potrebbe essere Kris Van Assche, che se n’è andata dalla guida di Dior Homme dopo 11 anni. LVMH ha anche aggiunto che Ackermann riceverà un nuovo incarico all’interno del gruppo, non specificando quale.

Ackermann ha 47 anni, è nato a Bogotà in Colombia e arrivato in Francia a nove mesi, quando venne adottato. Ha studiato moda alla Royal Academy of Fine Arts di Anversa, in Belgio, ha lavorato come stagista per cinque mesi da John Galliano, e poi per numerosi marchi fino a fondarne uno suo nel 2001. Il suo stile è molto influenzato da quello di Yves Saint Laurent, e Karl Lagerfeld, direttore creativo di Chanel, ha detto che pensa a lui come successore ideale.

I suoi abiti hanno tagli asimettrici e materiali diversi, sono contemporanei e attenti allo streetwear – cioè la tendenza a vestire casual, in parte ispirata al mondo dell’hip hop – con impermeabili portati su eleganti giacche da sera, pantaloni a vita bassa e lunghe sciarpe arrotolate; è molto apprezzato da personaggi molto diversi tra loro, come Tilda Swinton, Kanye West, Penélope Cruz, Victoria Beckham, Janet Jackson e di recente da Timothée Chalamet, protagonista di Chiamami col tuo nome.

Timothée Chalamet in Berluti, con Greta Gerwig alla cerimonia degli Oscar 2018 (Jordan Strauss/Invision/AP)

Berluti fu fondata nel 1895 nelle Marche come calzaturificio di lusso e venne acquistata da LVMH nel 1993; dal 2005 produce anche pelletteria e dal 2011 ha una linea maschile di ready-to-wear fatta di abiti sartoriali accompagnati da bomber informali e sneaker.

Una sfilata di Haider Ackerman per Berluti, Parigi, 19 gennaio 2018
(AP Photo/Christophe Ena)