La donna uccisa a Terzigno

Dal marito da cui si stava separando, che aveva già denunciato e che le ha sparato davanti alla scuola della figlia: stamattina l'uomo è stato trovato morto

La situazione fuori dalla scuola di Terzigno, dopo il femminicidio, 19 marzo 2018
(ANSA/ CIRO FUSCO)
La situazione fuori dalla scuola di Terzigno, dopo il femminicidio, 19 marzo 2018 (ANSA/ CIRO FUSCO)

Lunedì 19 marzo a Terzigno, in provincia di Napoli, una donna di 31 anni, Immacolata Villani, è stata uccisa dal marito – che aveva lasciato e già denunciato – davanti alla scuola dove aveva appena portato la figlia. L’assassino, Pasquale Vitiello, 36 anni, dopo aver sparato alla testa della donna con una pistola, era scappato sul suo scooter. È stato trovato morto questa mattina: molto probabilmente si è suicidato.

Immacolata Villani, chiamata Imma, non viveva più con il marito da circa due settimane; secondo altri giornali, invece, pur convivendo i due erano separati in casa. Ieri mattina Imma Villani era arrivata davanti alla scuola elementare della figlia in macchina con una parente, perché aveva un braccio infortunato e non poteva guidare. Era scesa dall’auto, era entrata con la bambina nel cortile della scuola e dopo qualche minuto era uscita. Mentre stava per risalire sulla macchina (o era già salita e poi scesa di nuovo, non è ancora chiaro) un uomo – che i molti testimoni presenti avevano subito identificato come il marito Pasquale Vitiello – le si era avvicinato. Tra i due ci sarebbe stata una breve discussione, dopodiché Pasquale Vitiello ha aggredito fisicamente la donna e le ha sparato alla testa con una pistola. Imma Villani è morta sul colpo, mentre Pasquale Vitiello ha ripreso lo scooter grigio sul quale era arrivato ed è scappato.

Sul posto, fuori dalla scuola elementare, sono arrivati i soccorsi e i carabinieri che hanno eseguito i primi rilievi, hanno cominciato ad ascoltare i testimoni e hanno transennato la zona. Hanno anche istituito dei posti di blocco, organizzato delle ricognizioni in elicottero e diversi controlli nelle case di amici e parenti di Vitiello. Nel frattempo i bambini della scuola erano stati fatti allontanare da un’uscita laterale per evitare di passare davanti al cadavere, mentre la figlia di Imma Villani è stata trattenuta e raggiunta dagli assistenti sociali del comune (attualmente è affidata ai familiari della madre).

Oggi, martedì 20 marzo, Pasquale Vitiello è stato ritrovato morto a poca distanza dall’istituto scolastico della figlia, in via Plinio, all’interno di un rudere nelle campagne del paese: si sarebbe suicidato con la stessa arma con cui ha ucciso la moglie e che non è chiaro come si sia procurato. Nella sua casa sono state ritrovate circa venti lettere che ora sono sotto sequestro.

Imma Villani e la figlia se ne erano andate dalla casa di Terzigno dove vivevano con Vitiello quindici giorni fa. Lo scorso 4 marzo l’uomo, che lavorava in una ditta di pulizie, aveva aggredito la moglie prima verbalmente e poi anche fisicamente. Nel litigio era intervenuta anche la madre di lui, che abitava lì accanto e che aveva tentato di strangolarla. Quello stesso giorno Imma se ne era andata con la figlia per tornare a vivere nella casa del padre, che era rimasto vedovo due anni e mezzo fa e che conviveva con una nuova compagna.

L’aggressione del 4 marzo era stata denunciata da Imma Villani, che quello stesso giorno si era fratturata un braccio: ai militari aveva raccontato che la frattura se l’era procurata cadendo. Qualche giorno dopo la querela, sua suocera aveva risposto con una contro querela. Diversi giornali scrivono che Imma Villani e il marito vivevano da due anni come separati in casa e che lei aveva anche fatto arrivare al marito, tramite un avvocato, la richiesta di separazione consensuale.