La Russia ha espulso 23 diplomatici britannici, in seguito alle accuse sul caso della spia russa avvelenata

L'ambasciatore britannico Laurie Bristow davanti al ministero degli Esteri russo. (ALEXANDER NEMENOV/AFP/Getty Images)
L'ambasciatore britannico Laurie Bristow davanti al ministero degli Esteri russo. (ALEXANDER NEMENOV/AFP/Getty Images)

Il ministero degli Esteri russo ha annunciato oggi l’espulsione di 23 diplomatici britannici, come conseguenza delle accuse mosse negli ultimi giorni da importanti politici del Regno Unito – soprattutto la prima ministra Theresa May e il ministro degli Esteri Boris Johnson – riguardo al caso dell’avvelenamento della spia russa Sergei Skripal e della figlia Yulia. Il ministro degli Esteri russo Sergej Lavrov ha convocato oggi l’ambasciatore britannico per informarlo della decisione, arrivata dopo una analoga del governo del Regno Unito, che nei giorni scorsi aveva espulso 23 diplomatici russi.

Nei giorni scorsi, May aveva detto che è «molto probabile» che ci sia la Russia dietro al tentato omicidio di Skripal, avvenuto in pieno giorno a Salisbury, mentre Johnson aveva accusato direttamente il presidente russo Vladimir Putin. La Russia ha sempre negato categoricamente.