Un nuovo studio sostiene che le ossa trovate su un’isola del Pacifico nel 1940 appartengano all’aviatrice Amelia Earhart

Amelia Earhart nel 1928. (Getty Images)
Amelia Earhart nel 1928. (Getty Images)

Un nuovo studio sostiene che le ossa trovate nel 1940 nell’isola di Nikumaroro, nell’Oceano Pacifico, appartenevano ad Amelia Earhart, la grande aviatrice statunitense scomparsa nel luglio del 1937, 80 anni fa, mentre sorvolava il Pacifico nel suo tentativo di circumnavigare il globo su un aereo. Earhart è stata la prima donna al mondo a sorvolare da sola l’Oceano Atlantico e sarebbe stata la prima a fare lo stesso sul Pacifico, se il suo volo non fosse scomparso. La sua scomparsa è da allora oggetto di decine di teorie diverse – recentemente alcuni si convinsero di averla riconosciuta in una foto forse successiva all’incidente – e le ossa ritrovate nel 1940 furono inizialmente considerate ossa di un uomo.

Lo studio, condotto dalla University of Tennessee, sostiene che le 13 ossa – trovate insieme ad alcuni oggetti, come una scarpa da donna – furono esaminate con procedure forensi molto limitate e rudimentali, che fornirono quindi risultati imprecisi: il nuovo studio è stato condotto con un software usato da molti antropologi moderni nel mondo, che cerca di ricostruire il sesso e l’etnia di una persona a partire dalle misure del suo scheletro. Secondo lo studio, «l’unica persona nota a cui queste ossa possano appartenere è Amelia Earhart». Un precedente studio del 1988 era arrivato alla stessa cauta conclusione.