Come sono andate le sfide nei collegi

Sono stati eletti Renzi, Bonino, Boschi e Lorenzin, tra gli altri; sono andati male Franceschini, D'Alema e Grasso, mentre Di Maio ha sbancato

(ANSA)
(ANSA)

Alle elezioni politiche di domenica (qui i risultati e gli aggiornamenti in diretta) un terzo dei seggi di Camera e Senato è stato assegnato tramite collegi uninominali, nei quali i candidati dei vari partiti e coalizioni si sono affrontati direttamente: chi prendeva un voto più degli altri conquistava il seggio. I principali leader hanno preferito evitare le sfide dirette gli uni contro gli altri, ma ci sono comunque numerosi collegi in cui ci sono stati scontri interessanti oppure risultati inaspettati. In Valle d’Aosta, per esempio, nel collegio uninominale ha perso il candidato degli indipendentisti (e ha vinto il Movimento 5 Stelle). Quasi ovunque i candidati del centrosinistra e di Liberi e Uguali sono andati molto peggio del previsto, ma ci sono comunque un paio di eccezioni.

Emma Bonino eletta a Roma, Quartiere Gianicolense
+Europa, la lista di Emma Bonino alleata del Partito Democratico, non dovrebbe aver superato lo sbarramento del 3 per cento e i suoi candidati al proporzionale per Camera e Senato non saranno eletti. Bonino, però, è riuscita a vincere nel collegio uninominale al Senato nel quartiere di Roma Gianicolense: ha raccolto quasi il 39 per cento dei voti e ha un vantaggio di più di 6 punti percentuali sul candidato del centrodestra Federico Iadicicco (32 per cento) e di 20 punti percentuali sul candidato del Movimento 5 Stelle Claudio Consolo (circa 19 per cento).

Roma, Italia

(AP Photo/Domenico Stinellis)

Matteo Renzi eletto a Firenze
Il segretario del PD, Matteo Renzi, è considerato il grande sconfitto di domenica: il PD è sceso sotto il 20 per cento e in molti ora chiedono le sue dimissioni. Renzi però ha vinto la sua campagna elettorale personale: quella per il collegio del Senato di Firenze. Renzi ha ottenuto il 44 per cento dei voti battendo il suo principale rivale, l’economista anti-euro Alberto Bagnai, appoggiato dal centrodestra e scelto dalla Lega, che ha ottenuto il 24 per cento dei voti.

Matteo Renzi, Alberto Bagnai (ANSA)

Luigi Di Maio stravince a Pomigliano
Il capo politico del Movimento 5 Stelle, Luigi Di Maio, ha ottenuto una vittoria enorme al collegio per la Camera di Pomigliano d’Arco, nella città metropolitana di Napoli. Di Maio ha raccolto il 65 per cento dei voti, quasi quattro volte più del suo principale rivale, il critico d’arte e personaggio televisivo Vittorio Sgarbi, che ha ottenuto appena il 18 per cento.

Vittorio Sgarbi, Luigi Di Maio (ANSA)

Pierferdinando Casini ha vinto a Bologna
Pierferdinando Casini ha vinto nel collegio uninominale per il Senato di Bologna, con un certo distacco sulla candidata del centrodestra. Casini ha preso il 33,12 per cento dei voti, mentre Elisabetta Brunelli il 27,97 per cento. Vasco Errani, ex presidente della regione Emilia-Romagna e candidato di Liberi e Uguali, si è fermato all’8,66 per cento, dietro anche al candidato del Movimento 5 Stelle.

Vasco Errani, Pierferdinando Casini (ANSA)

Il disastro di Massimo D’Alema a Nardò
Massimo D’Alema, dirigente di Liberi e Uguali ed ex presidente del Consiglio, si era candidato al Senato nel collegio uninominale di Nardò, in Puglia, la zona dove ha iniziato la sua carriera politica e dove per molto tempo ha avuto una forte base di consenso. Il suo ritorno però non è andato molto bene: D’Alema ha preso appena il 3,88 per cento dei voti. Anche al suo rivale del Partito Democratico le cose sono andate male: la viceministra dello Sviluppo economico Teresa Bellanova è arrivata terza con il 17,35 per cento dei voti. Il collegio è stato vinto dalla senatrice del Movimento 5 Stelle Barbara Lezzi con il 39,88. Luciano Cariddi, candidato del centrodestra, è arrivato poco lontano con il 35,25.

Massimo D’Alema, Teresa Bellanova (ANSA)

Paolo Gentiloni eletto a Roma
Il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni è stato rieletto al Senato nel collegio di Roma Quartiere Trionfale, quello che comprende gran parte del centro storico di Roma, una zona della città dove il centrosinistra ottiene quasi sempre buoni risultati. Gentiloni ha ottenuto il 41 per cento dei voti. Al secondo posto è arrivato il candidato del centrodestra, Luciano Ciocchetti, con il 30 per cento, mentre il candidato del Movimento 5 Stelle, Angiolino Cirulli, è arrivato al terzo posto raccogliendo il 16 per cento dei voti.

(AP Photo/Domenico Stinellis)

Pier Carlo Padoan eletto a Siena
Il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan è stato rieletto a Siena, dove ha raccolto il 38 per cento dei voti, battendo il suo principale rivale, Claudio Borghi, ex candidato presidente della Toscana per la Lega, ex professore a contratto dell’Università Cattolica e forte sostenitore dell’uscita dall’euro. Borghi ha ottenuto circa il 31 per cento dei voti

(ANSA/MASSIMO PERCOSSI)

Maria Elena Boschi eletta a Bolzano
Boschi è riuscita a vincere nel collegio uninominale per la Camera a Bolzano, con 15 punti percentuali di vantaggio sulla candidata del centrodestra Michaela Biancofiore. Boschi ha ottenuto il 40 per cento dei voti, Biancofiore il 25 e Filomena Nuzzo, candidata del Movimento 5 Stelle, il 20 per cento. In questo collegio ha ottenuto un risultato rilevante il candidato di Casapound, Andrea Bonza, con il 4,3 per cento dei voti.

Micaela Biancofiore, Maria Elena Boschi (ANSA)

Dario Franceschini ha perso a Ferrara
Il ministro dei Beni Culturali ed ex segretario del Partito Democratico Dario Franceschini è stato sconfitto nel collegio uninominale di Ferrara per la Camera dalla candidata di centrodestra Maura Tomasi. Con 158 sezioni scrutinate su 159, Tomasi è al 37 per cento dei voti mentre Franceschini è al 32. Franceschini era comunque candidato anche nel listino eletto con il sistema proporzionale e farà quindi parte del prossimo Parlamento.

(ANSA/GIORGIO ONORATI)

Gianluigi Paragone ha perso all’uninominale, ma è stato eletto
L’ex conduttore televisivo Gianluigi Paragone ha perso nel collegio uninominale di Varese, dove era candidato al Senato con il Movimento 5 Stelle (ha vinto il candidato di centrodestra Stefano Candiani): Paragone era tuttavia candidato anche al proporzionale e la sua elezione in Parlamento non dovrebbe essere in discussione. Sempre a Varese, ma nel listino per il proporzionale, era candidato anche l’ex segretario della Lega Nord Umberto Bossi: visto l’ottimo risultato del suo partito, la sua elezione è certa.

(ANSA/ALESSANDRO DI MEO)

I partiti autonomisti hanno perso in Valle d’Aosta
In Valle d’Aosta il seggio in palio alla Camera nel collegio uninominale è stato ottenuto da Elisa Tripodi, candidata del Movimento 5 Stelle. Tripodi ha superato di poco meno di tre punti percentuali i partiti regionalisti e autonomisti riuniti nella coalizione Tradition et progrès-Vallée d’Aoste, storicamente molto forte in Valle d’Aosta. Tripodi ha ottenuto il 24,10 per cento dei voti, mentre Alessia Favre, candidata di Tradition et progrès-Vallée d’Aoste, il 21,74.

Elisa Tripodi e Luciano Mossa (Girod Benoit)

Grasso è andato malissimo
Il candidato presidente del Consiglio di Liberi e Uguali e presidente del Senato Pietro Grasso è andato malissimo nel collegio uninominale di Palermo, dove era candidato al Senato. Grasso ha preso solo il 5,8 per cento, cioè poco più di 10 mila voti, mentre il candidato del Movimento 5 Stelle Stanislao Di Piazza è arrivato al 43,9 per cento e quello del centrodestra Giulio Tantillo al 30 per cento. È andata nettamente meglio di Grasso anche Teresa Piccone, candidata del centrosinistra, che ha ricevuto il 16,7 per cento dei voti. Grasso era candidato anche nel listino proporzionale del Lazio: la sua elezione al Senato dipenderà dal risultato complessivo di Liberi e Uguali.

(ANSA/ALESSANDRO DI MEO)

Beatrice Lorenzin ha vinto a Modena
È stata eletta anche Beatrice Lorenzin, ministra della Salute uscente e leader della lista Civica Popolare: era candidata alla Camera all’uninominale di Modena, e a 234 sezioni scrutinate su 275 è in testa con il 36,90 per cento dei voti. Dietro di lei ci sono Ylenja Lucaselli del centrodestra con poco più del 27 per cento e Enrica Toce del Movimento 5 Stelle a poco più del 26 per cento.

(ANSA/ANGELO CARCONI)

Minniti ha perso a Pesaro
Il ministro dell’Interno Marco Minniti ha perso nel collegio di Pesaro, dove è arrivato soltanto terzo. Al primo posto è arrivato Andrea Cecconi, uno degli espulsi dal Movimento 5 Stelle per il caso rimborsi, che ha raccolto il 35 per cento dei voti. Al secondo posto, con il 31,5 per cento, è arrivata la candidata del centrodestra. Minniti, una delle figure considerate più popolari del governo Gentiloni, ha raccolto soltanto il 27 per cento dei voti. Minniti è comunque candidato anche in un listino proporzionale e dovrebbe riuscire a tornare in Parlamento.

(Roberto Monaldo / LaPresse)

Debora Serracchiani
La presidente della regione Friuli-Venezia Giulia Debora Serracchiani non è riuscita a farsi eleggere nel collegio di Trieste per la Camera. Serracchiani ha ottenuto il 25,9%, poche centinaia di voti sopra al candidato del Movimento 5 Stelle. Il collegio è stato vinto da Renzo Tondo del centrodestra col 38,1 per cento.

(Salvatore Contino)

Stefano Esposito ha perso a Torino
Anche Stefano Esposito è arrivato terzo nel collegio di Torino in cui era candidato. Esposito è un importante dirigente del PD, che si è occupato spesso del PD di Roma e provincia. Esposito ha preso il 29,4 per cento, cioè circa due decimi di punto percentuale meno di Elsa Pirro, del M5S. Nel collegio è arrivata prima dalla candidata del centrodestra, Roberta Ferrero, che ha vinto col 38,2.

(Vincenzo Livieri – LaPresse)

Lucia Annibali ha perso a Parma
L’avvocata e attivista Lucia Annibali, che nel 2013 fu aggredita e sfigurata con l’acido su mandato del suo ex fidanzato, è stata sconfitta da Laura Cavandoli, candidata del centrodestra. Annibali ha ottenuto il 30,3 per cento, mentre Cavandoli ha preso il 35 per cento.

(ANSA)

Graziano Delrio ha vinto a Reggio Emilia
Il ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio, che si era candidato per la Camera nel collegio di Reggio Emilia ha ottenuto il 35,9 per cento dei voti (lo scrutinio è ancora in corso, ma mancano appena 15 sezioni). La candidata del Movimento Cinque Stelle Maria Edera Spadoni si è fermata al 28,4 e la candidata della Lega, Agnese Zaghi, è al 25,8 circa. All’interno della coalizione di centrosinistra che ha vinto, il PD risulta il primo partito con circa il 30 per cento dei voti.

(Roberto Monaldo / LaPresse)

Roberto Giachetti ha vinto a Sesto Fiorentino
Roberto Giachetti, candidato del PD nel collegio di Sesto Fiorentino per la Camera, ha ottenuto il 35,16 per cento dei voti. Manola Aiazzi, della coalizione di centrodestra, si è fermata al 25,13, il candidato del Movimento 5 Stelle al 23,71 e Serena Pillozzi di Liberi e Uguali, una politica locale non molto conosciuta fuori dall’area della cosiddetta “piana fiorentina”, ha ottenuto il 6,46 per cento. Durante la preparazione delle liste Giachetti aveva chiesto di essere candidato soltanto in un collegio uninominale, senza essere contemporaneamente candidato in un collegio proporzionale sicuro (Giachetti era l’unico leader di livello nazionale a non avere anche una candidatura proporzionale). Il suo gesto era stato molto apprezzato, ma Giachetti aveva ricevuto anche qualche critica quando si era venuto a sapere che il collegio uninominale scelto per lui era proprio quello di Sesto Fiorentino, uno dei comuni storicamente più di sinistra di tutta l’Italia. Alle ultime elezioni comunali, però, proprio a Sesto il PD era stato battuto dalla coalizione che appoggiava Pillozzi.

Roberto Giachetti (ANSA/RICCARDO ANTIMIANI)

Matteo Orfini ha perso a Roma Zona Torre Angela
Il presidente del PD Matteo Orfini aveva scelto di candidarsi in uno dei collegi uninominali più difficili di Roma, quello per la Camera di Torre Angela, in periferia. Lo scrutinio è quasi finito e Orfini è arrivato terzo con il 20,5 per cento dei voti senza alcuna possibilità di recupero, dopo Lorenzo Fioramonti del Movimento 5 Stelle (36,8 per cento) e dopo Barbara Mannucci del centrodestra (32,3 per cento). All’interno della coalizione di centrosinistra il PD non ha superato il 18 per cento. Il Movimento aveva investito molto su Fioramonti, nonostante non avesse un passato di lunga militanza. Fioramonti è professore di Politica economica all’Università di Pretoria, in Sudafrica.

Matteo Orfini, Lorenzo Fioramonti (ANSA)

Laura Boldrini è andata molto male a Milano
La presidente della Camera Laura Boldrini, di Liberi e Uguali, è arrivata quarta nel collegio uninominale di Milano in cui si era candidata. Al primo posto è arrivato Bruno Tabacci sostenuto dal PD e dagli altri partiti della coalizione di centrosinistra con il 41,2 per cento. Cristina Rosello, candidata del centrodestra, è arrivata seconda con il 37,8. Alberto Bonisoli del Movimento 5 Stelle è terzo con poco più del 13 e Boldrini si è fermata al 4,6.

(LaPresse – Mourad Balti Touati)