La basilica del Santo Sepolcro rimarrà chiusa a tempo indeterminato per protestare contro una proposta di legge e una tassa cittadina

La basilica del Santo Sepolcro di Gerusalemme – uno dei luoghi considerati più sacri dalla religione cristiana – ha chiuso oggi, e lo resterà a tempo  indeterminato, per protestare contro la proposta di una nuova tassa cittadina sulle chiese e contro l’intenzione del governo di Israele di discutere una legge che permetterebbe allo stato di espropriare terreni della Chiesa ortodossa e della Chiesa cattolica. La decisione è stata presa di comune accordo dai greci ortodossi, dai cattolici e dagli armeni che, insieme, gestiscono la basilica.

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