L’inchiesta per omicidio volontario a carico di Francesco Sicignano, l’uomo che aveva ucciso un ladro a Vaprio d’Adda, è stata archiviata

Francesco Sicignano, Milano, novembre 2015
(Piero Cruciatti/LaPresse)
Francesco Sicignano, Milano, novembre 2015 (Piero Cruciatti/LaPresse)

L’inchiesta per omicidio volontario a carico di Francesco Sicignano, l’uomo che aveva ucciso un ladro a Vaprio d’Adda nel 2015, è stata archiviata. Lo ha deciso la giudice per le indagini preliminari di Milano Teresa De Pascale che ha accolto la richiesta della Procura, alla quale si erano invece opposti i familiari del ragazzo albanese di 22 anni, Gjergi Gjonj, che Sicignano aveva ucciso.

Come scrive Repubblica, «all’inizio dell’inchiesta gli inquirenti avevano ipotizzato che il pensionato, quella sera del 20 ottobre 2015, avesse sparato quando il ladro non era ancora entrato nella casa ma si trovava sulle scale esterne. Il medico legale nominato dai pm, poi, oltre ai Ris di Parma, ha accertato che la dinamica della morte poteva essere compatibile con la versione di Sicignano, che aveva detto di aver sparato in casa per difendersi». Secondo i difensori della famiglia di Gjergi Gjonj, la ricostruzione dei pubblici ministeri è stata invece “parziale” e presenta “numerose incongruenze”. Nel 2016 Sicignano si era candidato con Forza Italia alle amministrative di Milano ottenendo poco più di 50 voti.