In Arabia Saudita torneranno i cinema, dopo 35 anni

(FAYEZ NURELDINE/AFP/Getty Images)
(FAYEZ NURELDINE/AFP/Getty Images)

L’11 dicembre l’Arabia Saudita ha fatto sapere che dai primi mesi del 2018 permetterà l’apertura dei cinema in tutto il paese. I cinema erano stati vietati negli anni Ottanta e la nuova decisione fa parte del piano di riforme – proposto dal principe ereditario Mohammed bin Salman (spesso chiamato solo MbS) – che dovrebbe servire a rendere l’Arabia Saudita un paese più moderno. Il principale scopo del piano, che si chiama “Vision 2030”, è rendere l’Arabia Saudita indipendente dal petrolio entro il 2030.

Già a fine ottobre ci sono state per esempio alcune proiezioni cinematografiche in alcuni cinema di Riyad, la capitale del paese, e negli ultimi mesi sono arrivate altre decisioni sulla possibilità, per le donne, di guidare e andare a concerti o eventi sportivi. Il ministero per la Cultura e l’informazione ha fatto sapere che inizialmente verranno dati permessi per 90 giorni di apertura dei cinema. Non ha però fatto sapere come e quali film saranno soggetti a censura.

Nonostante i cinema dell’Arabia Saudita fossero chiusi, il cinema dell’Arabia Saudita non è stato fermo: nel 2013 La bicicletta verde della regista Haifaa al-Mansour fu candidato all’Oscar per il Miglior film straniero e nel 2016 è uscita Barakah Meets Barakah, una commedia romantica disponibile su Netflix.