Otto persone sono state arrestate in relazione all’omicidio di Daphne Caruana Galizia, la giornalista maltese uccisa il 16 ottobre

I funerali di Daphne Caruana Galizia, Mosta, 3 novembre 2017 (MATTHEW MIRABELLI/AFP/Getty Images)
I funerali di Daphne Caruana Galizia, Mosta, 3 novembre 2017 (MATTHEW MIRABELLI/AFP/Getty Images)

La polizia maltese ha arrestato otto persone in relazione all’omicidio di Daphne Caruana Galizia, famosa giornalista e blogger maltese morta lo scorso 16 ottobre nell’esplosione della sua auto, sulla quale era stata messa una bomba. Caruana Galizia aveva 53 anni ed era una giornalista investigativa locale conosciuta soprattutto per le inchieste legate ai Panama Papers, i documenti riservati che avevano rivelato una rete internazionale di società off shore e i loro beneficiari. Dopo l’omicidio la polizia di Malta aveva chiesto aiuto internazionale per l’indagine rivolgendosi anche all’FBI. Il governo aveva poi offerto una ricompensa di 1 milione di euro a chi avesse fornito informazioni valide.

Sulle persone arrestate e sul loro ipotetico ruolo nell’omicidio della giornalista non ci sono per ora molte notizie. Durante una conferenza stampa, il primo ministro di Malta Joseph Muscat ha detto che gli otto cittadini sono stati fermati durante alcune operazioni eseguite dalla polizia, dalle forze armate e dai servizi di sicurezza a Marsa, nel sud dell’isola, e nell’area di Buġibba, sulla costa nord. Ha detto anche che si tratta di cittadini maltesi, che alcuni di loro erano già noti alla polizia e che altri avevano dei precedenti penali. Ha infine precisato che la polizia ha 48 ore di tempo per interrogarli e decidere se incriminarli o liberarli.