Il calciatore brasiliano Robinho è stato condannato a nove anni di carcere dal tribunale di Milano per uno stupro avvenuto nel 2013

Il calciatore brasiliano Robinho a Viamao, in Brasile, l'11 giugno 2015 (La Presse/EFE/ Silvio Avila)
Il calciatore brasiliano Robinho a Viamao, in Brasile, l'11 giugno 2015 (La Presse/EFE/ Silvio Avila)

Il calciatore brasiliano Robinho, ex attaccante del Milan, è stato condannato a nove anni di carcere dal tribunale di Milano per lo stupro di una donna albanese avvenuto il 22 gennaio 2013. All’epoca il calciatore giocava nel Milan per la terza delle sue quattro stagioni nella squadra. Il tribunale ha stabilito che la violenza nei confronti della donna, che aveva 22 anni, fu compiuta da sei uomini, tra cui appunto il calciatore, nella discoteca Sio Café di Milano. Secondo la ricostruzione del pubblico ministero Stefano Ammendola gli uomini avevano fatto bere bevande alcoliche alla giovane donna «al punto da renderla incosciente e incapace a opporsi».

Robinho – il cui nome vero è Robson de Souza Santos – attualmente vive in Brasile; gioca nella squadra brasiliana Atletico Mineiro. Nel 2009, quando giocava per il Manchester City, era stato arrestato con l’accusa di stupro, ma poi prosciolto dall’accusa.