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  • Martedì 21 novembre 2017

C’è un po’ di caffè nel carburante dei bus di Londra

O meglio: un liquido ricavato dagli scarti di caffè dei bar, che viene poi mischiato alla tradizionale carburante diesel

(Dan Kitwood/Getty Images)
(Dan Kitwood/Getty Images)

Dal 20 novembre i bus di Londra funzionano anche grazie a un biocarburante ricavato in parte da scarti di caffè. Il biocarburante viene mischiato al normale diesel dei bus e, senza nessuna modifica ai loro motori, permette di ridurre l’inquinamento. Il carburante in parte fatto dagli scarti del caffè è stato sviluppato da Bio-bean, una startup britannica, in collaborazione con Shell e Argent Energy, una grande società britannica che produce biodiesel.

Bio-bean ha detto di aver prodotto circa 6mila litri di carburante a base di caffè e che è sufficiente per far andare un bus per un intero anno: ma, ovviamente, il carburante a base di caffè deve essere mischiato ad altri carburanti tradizionali. Il New York Times ha scritto che secondo dati ufficiali, nel 2015 i bus di Londra, che sono un po’ meno di 10mila, hanno usato 240 milioni di litri di diesel in un anno. Ha poi scritto che «nonostante la loro tradizionale predilezioni per il tè, i londinesi bevono in media 2,3 tazze di caffè al giorno», che producono circa 200mila tonnellate di fondi di caffè. Arthur Kay, fondatore di Bio-bean, ha detto: «È un grande esempio di quel che si può fare quando si pensa ai rifiuti come a un risorsa da sfruttare».

Bio-bean recupera i fondi di caffè da bar, ristoranti e aziende, per poi farli seccare ed estrarne l’olio. A quel punto il caffè viene miscelato con altri biocarburanti e, poi, mischiati al carburante diesel. La società produce anche bastoncini combustibili tratti dal caffè, da usare in stufe e camini. Bio-bean ha spiegato, rispondendo a una domanda che molti potrebbero essersi fatti, che l’olio di caffè profuma di caffè ma «una volta che viene processato, distillato, miscelato e mischiato con il diesel, l’odore svanisce».