Il Tribunale del riesame di Torino ha chiesto l’arresto per cinque tunisini indagati per terrorismo internazionale

Foto presa da Facebook e mostrata durante una conferenza stampa mostra Labidi Wael (a destra), monitorato a Torino e probabilmente morto in Siria, in un selfie con un terrorista coinvolto nel rapimento del pilota giordano Muadh al Kassasbe nel 2014 (ANSA)
Foto presa da Facebook e mostrata durante una conferenza stampa mostra Labidi Wael (a destra), monitorato a Torino e probabilmente morto in Siria, in un selfie con un terrorista coinvolto nel rapimento del pilota giordano Muadh al Kassasbe nel 2014 (ANSA)

Il Tribunale del riesame del Piemonte, tribunale di appello sui provvedimenti restrittivi della libertà personale, ha emanato oggi cinque ordinanze di custodia cautelare per altrettanti tunisini indagati per terrorismo internazionale. Il Tribunale ha accolto il ricorso del pm Andrea Paladino, che a maggio aveva chiesto al gip (il giudice per le indagini preliminari) le misure cautelari per i cinque indagati: la richiesta del pm però era stata respinta. Ora gli indagati potranno fare ricorso in Cassazione e i tempi si allungheranno di nuovo. L’inchiesta sui cinque cittadini tunisini era iniziata dopo una segnalazione ai Ros dei carabinieri.

Il Corriere ha scritto gli indagati erano arrivati a Torino nel 2014 e avevano ottenuto permessi di soggiorno per motivi di studio. Poi si erano spostati a Pisa, dove avevano messo in piedi un traffico di droga: le indagini della Procura avevano evidenziato anche dei contatti con alcuni miliziani dello Stato Islamico. Tre dei cinque indagati si trovano già agli arresti domiciliari per reati legati al traffico di droga, mentre gli altri due sono liberi, uno dei quali è già stato espulso dall’Italia nel 2016.