Le autorità danesi stanno indagando sulle accuse di “molestie sessuali, degrado e bullismo” che sarebbero accadute a Zentropa, società di produzione cinematografica fondata da Lars Von Trier e Peter Aalbæk Jensen

Lars von Trier al photocall di "Nymphomaniac Volume I (Long Version)", Berlino, 9 febbraio 2014
(PATRIK STOLLARZ/AFP/Getty Images)
Lars von Trier al photocall di "Nymphomaniac Volume I (Long Version)", Berlino, 9 febbraio 2014 (PATRIK STOLLARZ/AFP/Getty Images)

Le autorità danesi stanno investigando sulle accuse di “molestie sessuali, degrado e bullismo” rivolte da nove donne a Zentropa, società di produzione cinematografica fondata da Lars Von Trier e Peter Aalbæk Jensen. L’indagine è partita dagli articoli del quotidiano Politiken che ha pubblicato le dichiarazioni di nove ex dipendenti che hanno parlato di un ambiente in cui è diffusa una cultura degli abusi.

Il regista Lars Von Trier non è stato accusato o nominato direttamente: molte delle dichiarazioni riguardano invece Peter Aalbæk Jensen co-fondatore e ex direttore generale della società. Le ex dipendenti hanno affermato che l’uomo avrebbe toccato loro il seno, che le avrebbe palpeggiate e che avrebbe avuto una condotta sessualmente degradante in un’occasione in particolare, durante la festa di Natale della compagnia (Jensen si sarebbe proposto di distribuire dei premi alle tirocinanti che si fossero spogliate più velocemente e che avessero avuto i peli pubici più lunghi).

Jensen, che non è più amministratore delegato di Zentropa dal 2016 e che possiede ancora il 25 per cento della società con Von Trier, ha confermato alcune delle accuse fatte nell’articolo di Politiken descrivendole come “rituali” interni. Ha però negato altri episodi dicendo di non ricordarli e ha negato anche che vi siano state molestie sistemiche all’interno dell’organizzazione.