L’esercito dello Zimbabwe ha minacciato un intervento militare per fermare le persecuzioni interne al partito di governo

Il presidente dello Zimbabwe, Robert Mugabe, insieme alla moglie, Grace Mugabe, ad Harare, Zimbabwe (JEKESAI NJIKIZANA/AFP/Getty Images)
Il presidente dello Zimbabwe, Robert Mugabe, insieme alla moglie, Grace Mugabe, ad Harare, Zimbabwe (JEKESAI NJIKIZANA/AFP/Getty Images)

Il generale Costantino Chiwenga, capo dell’esercito dello Zimbabwe, ha detto oggi che i militari interverranno militarmente nel paese se continueranno le “purghe” interne al partito di governo, Zanu-PF, presieduto dal presidente Robert Mugabe. Chiwenga, il cui intervento è stato definito come “inusuale” da diversi osservatori, ha detto che l’esercito non tollererà altre persecuzioni contro membri di Zanu-PF con un passato legato al movimento di indipendenza nazionale: «Quando si parla di proteggere la nostra rivoluzione, i militari non esiteranno a intervenire». Chiwenga non ha fatto nomi espliciti, ma le sue dichiarazioni sono arrivate una settimana dopo che il presidente Mugabe aveva rimosso dal potere il suo vice, Emmerson Mnangagwa, che è poi scappato all’estero. Fino a poco tempo fa Mnangagwa era visto come possibile successore di Mugabe, ruolo che ora ha assunto Grace Mugabe, la moglie del presidente.