Trump dice di credere a Putin quando nega le interferenze russe nelle elezioni statunitensi

«Ogni volta che mi vede mi dice: "Non l’ho fatto", e quando me lo dice io gli credo»

Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump e il presidente russo Vladimir Putin mentre si stringono la mano all'Asia-Pacific Economic Cooperation (APEC) in Vietnam
(STR/AFP/Getty Images)
Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump e il presidente russo Vladimir Putin mentre si stringono la mano all'Asia-Pacific Economic Cooperation (APEC) in Vietnam (STR/AFP/Getty Images)

Venerdì, durante il summit dell’Asia-Pacific Economic Cooperation (APEC) in Vietnam, il presidente degli Stati Uniti Donald Trump si è incontrato con il presidente russo Vladimir Putin. Oltre a posare per una fotografia di gruppo con gli altri leader dell’organizzazione che si occupa di promuovere investimenti e libero scambio nell’area asiatico-pacifica, i due presidenti si sono incontrati informalmente e hanno discusso di vari temi. Di ritorno dal Vietnam sull’Air Force One, Trump ha spiegato ai giornalisti di avere nuovamente discusso con Putin delle interferenze della Russia nelle elezioni presidenziali che un anno fa hanno portato alla sua elezione, e che sono al centro di una grande indagine nei suoi confronti e dei suoi collaboratori, contraddicendo quanto sostengono tutte le agenzie di intelligence americana, che fanno capo a lui.

Mi ha detto di non avere interferito. Ha detto di non avere interferito. Gliel’ho chiesto di nuovo. Non è che puoi chiederglielo tutte le volte. Gliel’ho chiesto di nuovo. Ha detto di non avere assolutamente interferito nelle nostre elezioni. Non ha fatto ciò per cui viene accusato… Ogni volta che mi vede mi dice: “Non l’ho fatto”, e quando me lo dice io gli credo, si vede che lo dice seriamente. Penso sia molto offeso da questa cosa, e non è una buona cosa per il nostro paese.

Tutte le principali agenzie di intelligence statunitensi concordano sul fatto che il governo russo abbia interferito nel processo elettorale statunitense. Dopo due giorni di polemiche e critiche, tra cui quelle del senatore Repubblicano John McCain che ha accusato Trump di credere a un presidente straniero anziché ai servizi segreti americani, Trump ha modificato o comunque precisato quello che intendeva dire a proposito: «Io penso che lui [Putin] lo pensi. Per quel che riguarda me, sto dalla parte delle nostre agenzie di intelligence, soprattutto visto che al momento ne sono a capo»