L’amministrazione Trump ha introdotto alcune leggi che limitano l’accesso gratuito ai contraccettivi

Donald Trump il 6 ottobre 2017 (BRENDAN SMIALOWSKI/AFP/Getty Images)
Donald Trump il 6 ottobre 2017 (BRENDAN SMIALOWSKI/AFP/Getty Images)

Ieri negli Stati Uniti il dipartimento della Salute e il dipartimento di Giustizia hanno introdotto alcune nuove regole che permettono ai datori di lavoro e alle assicurazioni – che spesso concordano insieme le condizioni dei piani assicurativi dei dipendenti – di rifiutarsi di fornire gratuitamente metodi contraccettivi ai propri dipendenti e ai propri assicurati se questo viola i loro «credo religiosi» o le loro «convinzioni morali». Si tratta di un ribaltamento di una regola introdotta dall’amministrazione Obama per cui le spese per i contraccettivi dovevano essere incluse nelle assicurazioni. Grazie a questa regola 55 milioni di donne avevano avuto accesso gratuito ai contraccettivi.

Le nuove regole sono entrate immediatamente in vigore e moltissime persone hanno già protestato, dicendo che si tratta di una limitazione ai diritti delle donne. La procuratrice generale del Massachusetts Maura Healey e il procuratore generale della California Xavier Becerra hanno già fatto ricorso contro le nuove regole dicendo che violano il Primo emendamento della Costituzione degli Stati Uniti, quello che oltre alla libertà di parola e di stampa proibisce al governo di favorire o sfavorire una religione rispetto a un’altra. Vari gruppi religiosi invece si sono dichiarati soddisfatti delle nuove regole; tra questi l’ordine di suore cattoliche delle Piccole sorelle dei poveri, che si era rifiutato di obbedire alle regole dell’amministrazione Obama perché l’avrebbe reso «moralmente complice di gravi peccati».