Il Tribunale costituzionale spagnolo ha sospeso la sessione del Parlamento catalano fissata per lunedì, per prevenire la dichiarazione d’indipendenza

Un manifestante con una bandiera catalana durante un corteo a Plaza de España a Barcellona, il 29 settembre 2017 (Dan Kitwood/Getty Images)
Un manifestante con una bandiera catalana durante un corteo a Plaza de España a Barcellona, il 29 settembre 2017 (Dan Kitwood/Getty Images)

Il Tribunale costituzionale spagnolo – il massimo organo giudiziario del paese, l’equivalente della nostra Corte Costituzionale – ha sospeso la sessione plenaria del Parlamento catalano che era stata fissata per lunedì 9 ottobre, e che si crede potesse essere usata dal presidente del governo catalano, Carles Puigdemont, per dichiarare l’indipendenza e farla votare al Parlamento. Il ricorso al Tribunale costituzionale era stato presentato dal Partito socialista della Catalogna (PSC), che aveva sostenuto che una dichiarazione di indipendenza avrebbe violato i diritti dei deputati catalani.

I partiti della maggioranza parlamentare catalana, indipendentisti, non avevano annunciato esplicitamente che lunedì ci sarebbe stata la dichiarazione di indipendenza, così come non lo aveva fatto il presidente Puigdemont nel discorso di ieri sera, ma diversi deputati sentiti dalla stampa spagnola lo avevano suggerito.