La NRA sosterrà nuove misure per limitare i dispositivi che aumentano la frequenza di sparo dei fucili

Un dispositivo "bump stock" montato su un fucile semi-automatico in un negozio di South Jordan, Utah (AP Photo/Rick Bowmer)
Un dispositivo "bump stock" montato su un fucile semi-automatico in un negozio di South Jordan, Utah (AP Photo/Rick Bowmer)

La National Rifle Association (NRA), la più potente lobby americana che difende i possessori di armi da fuoco, si è inaspettatamente espressa a favore di maggiori restrizioni sul possesso dei dispositivi che permettono ai fucili di aumentare la frequenza dei proiettili sparati. L’annuncio è stato molto ripreso dalla stampa americana, perché per anni la NRA si era opposta all’introduzione di qualsiasi controllo sulla vendita e il possesso delle armi da fuoco. Il comunicato del gruppo dice: «La NRA crede che i dispositivi designati per permettere ai fucili semi-automatici di funzionare come fucili automatici [quindi sparare molto più rapidamente, ndr] dovrebbero essere soggetti a restrizioni aggiuntive».

L’annuncio della NRA è arrivato dopo la strage di Las Vegas di domenica sera (in Italia era lunedì mattina), nella quale sono state uccise 58 persone. Nella stanza di hotel da cui ha sparato l’autore della strage, Stephen Paddock, sono stati trovati diversi fucili semi-automatici su cui erano stati montati dei “bump stocks”, cioè i dispositivi per aumentare la frequenza degli spari.