Il tribunale di Palermo ha confermato la sospensione delle “regionarie” del Movimento 5 Stelle in Sicilia

(ANSA / MATTEO BAZZI)
(ANSA / MATTEO BAZZI)

Il tribunale di Palermo ha confermato la decisione presa una settimana fa di sospendere le “regionarie”, il voto interno con cui il Movimento 5 Stelle in Sicilia ha scelto Giancarlo Cancelleri come suo candidato presidente della Regione alle elezioni del prossimo 5 novembre. Il provvedimento è stato preso su richiesta di Mauro Giulivi, anche lui candidato alle primarie, ma sospeso per decisione di Beppe Grillo e del suo staff.

Dopo l’esclusione, Giulivi aveva fatto ricorso e il giudice ha deciso di sospendere l’esito delle primarie in attesa di decidere sul suo ricorso. Non è ancora chiaro cosa accadrà adesso. Secondo Repubblica, il Movimento 5 Stelle ha due scelte. Può organizzare delle nuove “regionarie” online, ma dovrà fare molto in fretta perché la possibilità di presentare candidati e liste alla regione scade il prossimo 6 ottobre. Un’altra possibilità è quella di espellere Giulivi che, scrive Repubblica, «comporterebbe una sopravvenuta “carenza di interesse” da parte del ricorrente e potrebbe sanare ex post la situazione: ma sarebbe una via d’uscita da approfondire giuridicamente e di certo comporterebbe un danno d’immagine per il movimento».

Secondo quanto ha scritto il giudice, la legge consente di sospendere l’esito delle “regionarie” poiché gli effetti di quella votazione «non possono dirsi definitivamente esauriti», in quanto: «Non risulta proposta la candidatura ufficiale con la presentazione e deposito delle liste dei candidati». In altre parole, sembra sostenere il giudice, la sospensione è stata possibile soltanto perché il Movimento 5 Stelle non ha ancora provveduto a presentare ufficialmente la candidatura di Cancelleri, cosa che avrebbe reso “esauriti” gli effetti della votazione e quindi ne avrebbe impedito la sospensione.