«È certamente un atto di paura»

Il ministro dei Trasporti Graziano Delrio sul rinvio del voto sullo "Ius soli"

ANSA/ FABIO MURRU
ANSA/ FABIO MURRU

Il ministro dei Trasporti Graziano Delrio, intervistato da Tv2000, ha ipotizzato che la scelta di non votare lo “Ius soli” al Senato nelle prossime settimane sia stata motivata da “paura”. Delrio non ha detto cosa temano esattamente i partiti della maggioranza: probabilmente di promuovere una legge che non è più popolare come quale anno fa, come dimostrato anche da alcuni recenti sondaggi. Spiega Delrio:

È certamente un atto di paura, e questo è grave perché abbiamo bisogno di non farci dominare dalla paura, ma siamo anche aperti alla speranza perché il capogruppo del Partito Democratico ha detto che si cerca di costruire le condizioni perché vi siano i voti in Parlamento. Ma la cosa importante che va detta è che questa è una legge di civiltà, di diritti, e quindi non dobbiamo farci dominare dalla paura: non ci può venire nessun male dal riconoscere i diritti a questi ragazzi che sono italiani di fatto.

Delrio è uno dei ministri più legati alla Chiesa italiana, e la sua posizione sullo “ius soli” è molto vicina a quella del mondo cattolico. A Delrio è già capitato di non essere d’accordo con una posizione assunta dal governo o dalla maggioranza: a giugno per esempio aveva smentito la possibilità di chiudere i porti italiani alle ong che soccorrono i migranti nel Mediterraneo, ipotizzata dal ministero degli Interni.