Il doodle di Google per celebrare la storia dell’hip hop

È un articolato simulatore di una postazione da dj, simile a quelle usate nei primi anni Settanta quando nacque l'hip hop

La storia dell’hip hop, che come genere musicale e movimento culturale è stato tra i più rilevanti e influenti degli ultimi 40 anni, non ha una data di nascita certa, perché i momenti rilevanti furono molti. Per individuare una data significativa, però, si considera spesso l’11 agosto del 1973: quella sera dj Kool Herc organizzò al 1520 di Sedgwick Avenue – nel povero e malfamato distretto del Bronx, a New York – quella che per molti versi fu la prima festa hip hop. Come sempre in questi casi, definire quel giorno la data di nascita” di un intero genere è una forzatura: niente nasce di punto in bianco, e le cose sono sempre molto più fluide e sfaccettate di come ci piace semplificarle. La festa però segnò un prima e un dopo e per un genere allora appena nato, fatto ancora in modo molto rudimentale, senza parti cantate e con strumenti – mixer e piatti per i vinili – spesso messi insieme come si riusciva. Per questo motivo Google ha scelto l’11 agosto, data della storica festa, per ricordare la storia dell’hip hop e più in generale quel periodo ricchissimo di storie e cultura. Oggi nella pagina principale del motore di ricerca, il famoso logo di Google è sostituito un articolato doodle: un giochino che permette di usare la piattaforma di mixing tipica dei primi dj di hip hop.

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Come funziona il doodle di Google sulla storia dell’hip hop

Nella schermata principale del motore di ricerca il logo di Google è sostituito da una scritta fatta nello stile dei graffiti urbani. Se la si clicca si apre una finestra più grande, e inizia la parte divertente del doodle.

google

Prima viene spiegata brevemente la storia di come è nato l’hip hop, vengono poi presentati gli strumenti di base per fare quella musica – i due piatti per i vinili e il mixer – e dopo un breve tutorial viene data la possibilità di fare pratica con un simulatore di una postazione da dj.

djIl mixer con i due piatti del giradischi, del doodle di oggi

Quando si inizia ci sono già dei dischi che girano, ma se si clicca sull’icona a forma di disco in basso a destra si passa a una nuova schermata in cui se ne possono scegliere altri da mettere sui due piatti. Con la leva in mezzo, il cross-fader, si può passare da un disco all’altro e decidere quanto sentire di ogni disco (se la leva è in mezzo, si sentono entrambi). Se si clicca sui dischi che girano, invece, si può modificare la velocità con cui girano, farli tornare indietro o scratchare. Una volta imparate queste due o tre cose di base, si può iniziare a giocare con i dischi e il mixer. Si può comunque seguire il tutorial, che spiega tutti i passaggi molto nel dettaglio. Il simbolo della coppa in alto porta a una pagina con alcuni obiettivi da raggiungere, se si vuole giocare con un obiettivo: ma non è essenziale farlo.

dischiLa schermata con la collezioni di vinili da cui si può scegliere per giocare con il mixer